La figura del faraone Tutankhamon è forse una delle più affascinanti e misteriose dell’antico Egitto, non solo per la sua storia ma anche per la leggenda che circonda la sua morte. Oggi, quella leggenda torna a vivere tramite una scoperta a dir poco sensazionale, che riguarda il metallo di cui è costituita la lama di un pugnale ritrovato sul corpo della mummia. L’arma, estratta dalla tomba come il resto del tesoro del Faraone dall’archeologo Howard Carter, è stato a lungo al centro di dibattiti proprio a causa del materiale di composizione, finalmente confermato da un team di ricercatori internazionali appartenenti al Politecnico di Milano, all’Università di Pisa, al Cnr, al Politecnico di Torino, al Museo Egizio del Cairo e all’Università di Fayoum.
Gli studiosi hanno confermato l’origine meteoritica del ferro della lama del pugnale dell’antico sovrano, noto come il faraone bambino e vissuto nel XIV secolo a.C. in Egitto. La ricerca, come pubblicato da una nota rivista scientifica che si occupa di scienza meteoritica, ha rilevato grazie alla fluorescenza ai raggi X un’elevata concentrazione di nichel e cobalto, identica a quella rilevata nelle meteoriti metalliche. Si tratta di una scoperta importantissima, che dà credito alle molte teorie sull’origine astronomica di Tutankhamon e del popolo egizio.