Oggi 16 settembre Apple si appresta finalmente a rilasciare il nuovo iOS 9 per iPhone, iPad e iPod Touch, che dovrebbe spuntare via OTA sui dispositivi e tramite iTunes verso le 19:00 italiane. Si tratta di un major update che porta davvero tante novità agli smartphone e ai tablet della mela, a partire da piccole migliorie alle app incluse out-of-the-box. L’applicazione Note ad esempio si arricchisce di svariate nuove funzioni, tra cui la possibilità di creare una checklist, di fare un disegno a mano scegliendo pennelli e colori diversi, di aggiungere foto fra i nostri appunti. Anche Mappe diventa più completa, una vera e propria guida ai mezzi pubblici delle maggiori città del mondo, con linee e fermate in mostra. Completamente rivisto anche il supporto a iCloud Drive, ovvero il disco virtuale di Apple su cui conservare file, fotografie e backup. Calano i prezzi del servizio e debutta la nuova applicazione dedicata, che al pari di Dropbox o Drive di Google vi permette di gestire i vostri file da qualsiasi dispositivo Apple e online via browser.
PAROLA CHIAVE: MULTITASKING
La novità più succosa riguarda però i possessori di iPad, con iOS 9 si può infatti dividere lo schermo in due parti e usare due applicazioni contemporaneamente. Oppure tramite lo Slide Over si può richiamare all’occorrenza un’App che usate per operazioni immediate, come rispondere a un messaggio, e poi tornare all’App principale senza strani giri di tasti e tap. Grande novità anche il Picture in Picture, funzione che vi permette di rimpicciolire un video e spostarlo ovunque su schermo, in primo piano, mentre usate tranquillamente un’App secondaria. Negli USA e in Inghilterra arriverà anche la bellissima App News, che chissà quando vedremo nel nostro Paese. Cresce anche Siri, con maggior precisione nelle risposte e più funzioni, più “intelligenza”. Ora eseguendo uno slide da sinistra a destra rispetto alla home, entra in funzione una schermata con contatti frequenti, suggerimenti di Mappe, App più usate e ultime notizie, in stile Google Now ma non troppo personalizzabile.
Di Aurelio Vindigni Ricca
