Solitamente ciò che viene registrato e pubblicato sotto forma di album, nella carriera di un grande artista della musica, è solo la superficie, il meglio del meglio di una produzione per ovvi motivi sterminata, piena di materiale non utilizzato e scartato. Questo succede a maggior ragione quando ti chiami David Bowie e hai alle spalle 25 dischi e oltre 700 canzoni registrate. A confermarlo è Tony Visconti, suo storico produttore, che già a pochi giorni dalla morte ha dichiarato che la rockstar aveva in mente di realizzare almeno un altro album dopo Blackstar, aveva anche registrato 5 demo. Ora, durante un’intervista a Evening Standard, il produttore discografico è tornato a parlare di questo piccolo tesoro nascosto di brani perduti, dicendo: “Nei prossimi anni sicuramente sentirete molto materiale inedito di David, ne stiamo discutendo con il suo management e con la sua etichetta discografica, usciranno grandi cose.”
Visconti non ha dimenticato neppure i demo che aveva nominato, al contrario conferma che quelli siano soltanto la punta dell’iceberg: “Non ho ancora ascoltato quelle 5 canzoni, bisogna ritrovarle, dovrò aiutare il suo staff. In ogni caso ci sono tantissime canzoni inedite provenienti da molti suoi album.” Un paio di queste dovrebbero già finire in onda sulla BBC durante il mese di luglio, quando il canale inglese trasmetterà The People’s History of Pop, dedicanto l’intera puntata a David Bowie. A sentire il produttore Danny Baker, i due brani dovrebbero essere The Laughing Game del 1967, in versione R-rated, e una demo di Space Oddity risalente al 1961.
