Chiunque fra noi ha un sogno nel cassetto, qualcosa che spesso è irrealizzabile poiché bloccati dal lavoro, dalla famiglia, o da chissà cos’altro. Un ragazzo neozelandese di 24 anni invece sta vivendo il suo desiderio più grande proprio in queste ore, Tom Currie ha infatti lasciato il suo posto da barista nella Hibiscus Coast per cercare Pokémon a tempo pieno. Nel caso non l’abbiate ancora capito, al centro di questa storia c’è Pokémon GO, la nuova applicazione di Nintendo e Niantic uscita per iOS e Android.
Il gioco, diventato subito fenomeno di costume planetario, fa vivere a tutti gli appassionati degli animaletti giapponesi l’emozione di poterli cercare nella vita reale grazie alla realtà aumentata. Una tecnologia impensabile appena 10-15 anni, quando i ragazzini oggi adulti cercavano i loro Pokémon all’interno di videogiochi bidimensionali.
“Volevo vivere un’avventura dopo aver lavorato per 6 anni consecutivi. Necessitavo disperatamente di una vacanza. Pokemon GO mi ha dato l’opportunità di vivere in un sogno” ha detto. Anche la madre è favorevole alla cosa, “Tom è sempre stato indipendente, sono contenta che sia fuori da quel bar a godersi la sua vita”. Nei suoi piani un viaggio lungo 2 mesi in tutto il Paese, alla ricerca dei Pokémon mancanti alla sua collezione.
Non è la prima notizia “folle” legata a Pokémon GO, l’app ha infatti già causato diversi incidenti dovuti alla guida distratta, ha scatenato rapine, oltre all’isteria collettiva a Central Park. Quanto durerà questa mania?