Quella che stiamo vivendo non è soltanto l’epoca della realtà virtuale, dello streaming 4K e degli ologrammi, è anche delle intelligenze artificiali sempre più umane. Con Google Assistant Big G riesce a dialogare con noi e a fare diverse azioni per nostro conto, persino la nuova Siri di iOS 10 ha una voce meno robotica, ora Microsoft annuncia di aver creato un software di riconoscimento vocale che si comporta come un umano, capace di riconoscere le parole di una conversazione come fosse una persona in carne e ossa. È la prima volta che un sistema informatico eguaglia le “prestazioni” di un uomo, non a caso i ricercatori che hanno curato il progetto parlano di un traguardo storico.
Samsung acquista Viv, l’assistente vocale avanzato figlio di Siri
La società americana conta di integrare questa nuova tecnologia nel suo assistente vocale esistente, Cortana, ma anche nelle sue applicazioni di punta e di dettatura. Il risultato della ricerca è stato annunciato dopo un test di riconoscimento vocale eseguito con Switchboard, che ha restituito un tasso di errore di 5,9 parole su cento, il medesimo risultato che mediamente ottengono le persone reali. Nella sfera dei sistemi artificiali, è il miglior risultato mai ottenuto; la tecnologia sfrutta modelli di linguaggio neurale, che riuniscono parole simili fra di loro.