Il Guggenheim Museum di New York quest’anno celebra il suo 80esimo compleanno e festeggia con la mostra “Visionaries: Creating a Modern Guggenheim”. 170 opere provenienti dalle collezioni permanenti del museo fondato da Solomon R. Guggenheim e dalla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.
Una mostra vede ancora una volta Lavazza come partner globale del celebre museo newyorkese dopo i passati eventi espositivi “Futurismo Italiano, 1909-1944: Reconstructing the Universe”, “Alberto Burri: The Trauma of Painting” e “Moholy-Nagy: Present Future.
Guggenheim Museum una storia lunga “quasi” un secolo
Inizialmente denominato Museo della pittura non-oggettiva, il museo venne costruito nel 1937 per esporre le avanguardie artistiche che si andavano sempre più imponendo, tra cui l’astrattismo capitanato da artisti come Vasilij Kandinskij e Piet Mondrian.
Tuttavia fu trasferito nella sede attuale soltanto nel 1943, nella celebre rotonda progettata da Frank Lloyd Wright, che adesso è tra le più importanti architetture del XX secolo.
170 opere raccontano la storia e mission di uno dei musei più famosi al mondo
L’imponente esposizione mette in scena tutte le principali opere figurative del XIX e XX secolo raccolte grazie all’attività di sei mecenati, che hanno contribuito a costruire la Guggenheim Foundation, facendo confluire le loro collezioni personali all’interno di questa istituzione pubblica.
Curata da Megan Fontanella la mostra, visitabile fino al 6 settembre 2017, esplora le innovazioni delle avanguardie con le opere di Alexander Calder, Paul Cézanne, Vasily Kandinsky, Picasso, Jackson Pollock, Vincent van Gogh, Marc Chagall, Piet Mondrian, Fernand Léger provenienti dalle collezioni di Katherine S. Dreier, Peggy e Solomon Guggenheim, Karl Nierendorf, Hilla Rebay, e Justin K. Thannhauser.
La mostra al Guggenheim Museum vuole inoltre porre l’accento sul fatto che molte delle opere in esposizione sono state create da artisti fuggiti dai loro paesi di origine ma che hanno trovato rifugio proprio negli Stati Uniti.
Fra le opere arrivate da Venezia ci sono dipinti di Max Ernst, Picasso, René Magritte, Yves Tanguy e le sculture di Joseph Cornell e Alberto Giacometti, raramente esposte fuori da Palazzo Venier de’ Leoni. Di particolare interesse la tela dipinta nel 1947 da Jackson Pollock “Alchemy”, appena restaurata e per la prima volta a New York dal 1969.