La Galleria d’Arte Contemporanea De Crescenzo e Viesti di Roma ospita, dal 25 maggio al 30 giugno, “Anni Settanta: io c’ero”, una mostra fotografia dedicata alla memoria di Agnese De Donato.
Una mostra che raccoglie una selezione di immagini su quell’irripetibile stagione di fermenti che furono gli Anni Settanta, scattate da Agnese De Donato, giornalista, fotoreporter, femminista e scrittrice, scomparsa a Roma lo scorso 5 marzo.
Una mostra che è diventata l’ultima grande fatica di Agnese De Donato
Con passione e determinazione la De Donato ha lavorato per oltre un anno, fino agli ultimi giorni, all’allestimento di questa mostra che documenta la sua speciale messa a fuoco, singolare e ravvicinata, su alcuni aspetti fra i più intensi e significativi di quegli anni: l’arte e lo spettacolo d’avanguardia, le battaglie delle donne, i protagonisti della cultura e della scena italiana e internazionale.
Le stampe, scelte personalmente dall’autrice con la collaborazione della curatrice, Greta Boldorini, sono con poche eccezioni, stampe d’epoca realizzate nel piccolo laboratorio di sviluppo e stampa annesso allo studio De Donato. Il che dà alla mostra un valore aggiunto di speciale testimonianza.
I grandi personaggi della nostra storia, riuniti tutti negli scatti una grande fotografa
Gli scatti testimoniano, come racconta la stessa AgneseDe Donato, “gli incontri con gli amici scrittori, pittori, poeti, attori, politici”. Da Moravia a Pistoletto passando per Ugo Tognazzi, Romy Schneider, Giorgio Napolitano e Stefano Rodotà.
Ci sono le immagini, spesso in prova o fra le quinte, dei grandi protagonisti del balletto: Carla Fracci e Rudolf Nureyev impegnati nella prove di Giselle, Antonio Gades con Cristina Hoyos, la grande Maya Plisetskaya.
Poi “gli straordinari spettacoli della scapigliata avanguardia”, con scatti che ci restituiscono frammenti preziosi di allestimenti di culto: il Wedekind del Risveglio di primavera di Giancarlo Nanni con una giovanissima Manuela Kustermann, Le 120 giornate di Sodoma di Giuliano Vasilicò, uno scabro Macbeth di Leo De Berardinis, lo spettacolo-rivelazione firmato da Memè Perlini: Pirandello chi?
Non mancano episodi curiosi, come la presenza di John Lennon alla “First International Feminist Planning Conference”, manifestazione rigorosamente separatista, tenutasi a Cambridge in Massachusetts, alla quale Yoko Ono riuscì a farlo partecipare in qualità di “video maker” con la promessa, raccontava Agnese, di farlo cantare!
Articolato in cinque sezioni, 1. Donne 2. Istantanee 3. Arte viva 4. Il teatro delle cantine 5. Le pezze dei ballerini, l’ampio catalogo è integrato da un certo numero di scatti non compresi fra quelli in mostra, per un totale di 156 fotografie ed arricchito da interventi di specialisti e da testimonianze sull’autrice.