Spotify & Co. hanno cambiato le nostre abitudini? David Guetta dice di si

Negli ultimi anni il mercato discografico e musicale è cambiato radicalmente. Difficilmente oggi ci si reca in un negozio di dischi per acquistare un nuovo album, spendendo dai 12 ai 20 euro. Ne bastano 10 al mese, dunque meno di un CD ogni 30 giorni, per avere intere librerie musicali da milioni di brani. In pochi clic abbiamo a disposizione migliaia di artisti, in qualsiasi momento, da ascoltare online e offline anche su smartphone. Questo nuovo approccio però come ha modificato le nostre abitudini, se le ha modificate? Ce lo spiega David Guetta, il famoso DJ francese famoso in tutto il mondo, che agli ultimi Mtv EMA 2017 ha criticato e non poco le piattaforme di streaming come Apple Music, Spotify, Amazon Music Unlimited e le altre.

David Guetta e la sua vita con Spotify

“Queste nuove piattaforme hanno cambiato completamente il mio modo di ascoltare la musica. Mi prenderete per pazzo, ma in pratica non ascolto più gli album, i dischi dal loro inizio alla fine. È una cosa vergognosa, lo ammetto, ma è così, queste piattaforme mescolano tutto e ti spingono ad ascoltare i singoli, non gli album. Sono pochissimi gli artisti per cui vale la pena di ascoltare un album intero, preferisco i singoli brani.” A rischio sono soprattutto le nuove generazioni, che potrebbero non conoscere mai il piacere di godersi un singolo album nel momento dell’uscita, ma di approfittare della musica “a bocconi”, una vera tristezza.

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Aurelio Vindigni Ricca
Aurelio Vindigni Ricca
Fotografo e redattore freelance, esperto di cinema e videogiochi, così come di tecnologia in genere. Caporedattore di Cinefilos Games e direttore editoriale di Vertigo24, oltre Lifestar.