In occasione della Design Week 2018, dal 16 al 22 aprile BASE Milano, tra i più importanti progetti di rigenerazione urbana in Europa, ospita la mostra Trouble Making. Who’s making the city?, una riflessione critica sul city making e sulle nuove forme della trasformazione urbana.
Design Week 2018: al BASE Milano una lettura critica di alcuni fenomeni collettivi che coinvolgono la realtà urbana
Un’esposizione commissionata da BASE Milano e a cura di Raumplan che racconta i fenomeni di massa e le reti virtuali che stanno cambiando il volto delle nostre città. Attraverso il lavoro di artisti, fotografi, designer e videomaker, la mostra offre una lettura di alcuni fenomeni collettivi che coinvolgono la realtà urbana: dall’esplosione dell’attività dei corrieri ai nuovi circuiti del turismo di massa, fino ai processi innescati dalla sharing economy, dall’home sharing e dall’informazione online fai-da-te.
Chi sono gli attori e quali sono i processi che, realmente, «fanno città», in un’epoca in cui la disciplina urbanistica appare sempre più in crisi? I contributi in mostra indagano le conseguenze e l’impatto dei grandi flussi globali di capitali, informazioni, merci e turisti, sulle realtà a scala locale e sulla vita delle persone.
Tra i progetti esposti: l’analisi delle fotografie degli alloggi di Airbnb a cura di Calibro, Donato Ricci e Òbelo che individuano i capisaldi di un’estetica omologante caratteristica degli interni delle case e delle camere in affitto sulla piattaforma; le fotografie di Delfino Sisto Legnani che ritraggono alcuni dispositivi come i bottoni di Amazon e le serrature smart controllabili in remoto per la consegna dei pacchi; il filmato realizzato da Louis De Belle e Giacomo Traldi che racconta gli itinerari cittadini del turismo su gomma; un’indagine fotografica sui corrieri del food delivery realizzata da Louis De Belle insieme a Nicolò Ornaghi; un contributo sulle conseguenze urbane dei flussi di informazione online presentato da Giga Design Studio e Superinternet. Il percorso espositivo chiude con una scultura di Ayr che si appropria di uno dei più famosi prodotti di Achille Castiglioni.
Tra i casi studio di progettazione urbana, la stessa BASE Milano che presenta al pubblico una nuova porzione di spazi in corso di rigenerazione – da 6.000 a 12.000 metri quadri –, con nuovi prototipi di servizi e funzioni: una portineria di quartiere di nuova concezione, una rinnovata officina interna in condivisione e un cortile che da area di carico-scarico industriale viene restituito alla città e trasformato in spazio per l’intrattenimento culturale.