Il MUDEC – Museo delle Culture di Milano ospita, dal 20 giugno al 9 settembre, CORPUS. Una grande retrospettiva dello scultore messicano Javier Marín che torna a Milano dopo dieci anni dal progetto che aveva letteralmente invaso il centro città, da Palazzo Reale a Piazza della Scala, con le sue Cabezas, grandi sculture colorate con le fattezze di teste femminili.
Javier Marín, CORPUS: 36 opere realizzate con tecniche e materiali diversi per la prima volta esposte insieme
36 le opere dello scultore messicano che compongono CORPUS, tutte realizzate con tecniche e materiali diversi e in un arco temporale ampio all’interno del percorso di Javier Marín, a sottolineare tutti i passaggi salienti della sua carriere.
Le sculture incrociano quindi per la prima volta le proprie strade nelle sale del MUDEC. Una ventina di lavori arrivano direttamente dal Messico, tra cui Reflejos e Nudos, mentre da Pietrasanta ne approdano altri 15, anch’essi già esistenti, ed infine arriverà dalla Val Gardena la monumentale scultura in legno Cabeza Chico Grande, concepita e realizzata appositamente per questa occasione insieme ad artigiani specializzati della zona.
Tutte le opere sono caratterizzate da un forte impatto visivo grazie alla loro dimensione e alla loro imponenza: il famoso tappeto di corpi, l’opera En Blanco, torna in Italia per essere esposta dopo la presentazione alla Biennale di Venezia del 2003, mentre il cavallo Reflejo VII, scultura in bronzo realizzata in Messico nel 2016 e della sorprendente altezza di oltre 7 metri, sarà collocato di fronte all’ingresso del museo a dare un benvenuto ai visitatori dal carattere forte e travolgente tipico delle grandi opere di Marìn.