Fino al 12 maggio il Civico Museo Archeologico di Milano e la Fondazione Luigi Rovati, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano ospitano nella città meneghina la mostra Il viaggio della Chimera. Gli Etruschi a Milano tra archeologia e collezionismo.
Oltre duecento reperti Etruschi provenienti dai maggiori musei archeologici italiani e dalle collezioni milanesi
Cardine della mostra il profondo legame fra Milano e il mondo etrusco, nato nella metà dell’Ottocento con la costituzione del nucleo più antico delle Raccolte Archeologiche milanesi e rinsaldato nel dopoguerra, quando la città ospitò la grande esposizione Mostra dell’Arte e della Civiltà Etrusca, curata da Massimo Pallottino e svoltasi a Palazzo Reale nel 1955.
Quell’anno segnò l’avvio di una feconda stagione per l’etruscologia a Milano. I protagonisti furono principalmente la Fondazione Lerici del Politecnico di Milano, che diede avvio a un nuovo capitolo dell’archeologia etrusca applicando metodi di indagine geofisica alla ricerca archeologica, e l’Università degli Studi di Milano con le sue campagne di scavo condotte a Tarquinia e nell’Etruria padana al Forcello di Bagnolo S. Vito. Un legame che continua ancora oggi, con i recenti scavi condotti a Populonia e con l’imminente apertura al pubblico del nuovo Museo Etrusco della Fondazione Luigi Rovati.
La mostra si sviluppa in cinque sezioni, con l’esposizione di più di duecento reperti Etruschi provenienti dai maggiori musei archeologici italiani e dalle collezioni milanesi. Il titolo è ispirato al vaso con raffigurazione della Chimera, che introduce al tema del mondo animale, con le sue creature reali e fantastiche tipiche dell’immaginario ultraterreno etrusco.
Conclude il ricco percorso espositivo una piccola selezione di reperti, che rappresenta un’anteprima del nuovo Museo Etrusco della Fondazione Luigi Rovati, di prossima apertura presso lo storico Palazzo Rizzoli-Bocconi-Carraro di Milano.