L’Orto Botanico di Napoli è una struttura che fa parte dell’Università Federico II e si trova vicino al centro storico della città con le sue 9mila specie di vegetali provenienti da tutto il mondo.
Visitabile in ogni momento dell’anno, in maniera completamente gratuita, una volta entrati sembrerà come perdersi in un piacevole sogno, lasciandosi affascinare dalle miriadi di composizioni e di specialità di fiori, piante, arbusti e molto altro.
Ecco, allora, tutto quello che c’è da sapere sull’Orto Botanico di Napoli.
Hotel Orto Botanico Napoli
Appena al di fuori dell’Orto, è possibile trovare il Del Real Orto Botanico Hotel, posizionato nella zona metropolitana di Napoli, che offre anche l’accesso diretto all’Osservatorio astronomico di Capodimonte.
Costruito nel 1700 e ritrutturato nel 2001, l’hotel si trova nel quartiere storico della città partenopea, del quale se ne può raggiungere il cuore con una passeggiata di una ventina di minuti. A 15 km dal Vesuvio, l’hotel dista solo 15 minuti dalla stazione ferroviaria di Napoli Centrali e a 5 km dall’aeroporto di Napoli-Capodichino.
Orto Botanico di Napoli
L’Orto Botanico di Napoli è uno di quei luoghi in cui si viene rapiti dal verde, dalla vegetazione che si estende tutt’attorno. Per realizzare questo posto così meraviglioso, bisogna ringraziare chi, in passato, decise di occuparsene: l’Orto venne fondato agli inizi del XIX secolo, quando i francesi dominavano la città partenopea. E furono proprio i francesi a realizzare l’idea inizialmente concepita da Ferdinando IV di Borbone, che non era mai riuscito a metterla in pratica a causa dei moti rivoluzionari del 1799.
Bisogna pensare che il decreto fondativo della struttura ha data risalente al 28 dicembre del 1807 e che venne firmato dal Re Giuseppe Bonaparte, fratello del più noto Napoleone. Già solo con il primo articolo, venivano di fatto esprorpiati i terreni che erano di proprietà dei Religiosi di S. Maria della Pace e dell’Ospedale della Cava che erano già stati individuati in precedenza. Sempre nelle prima parte del decreto, venivano messi in chiaro gli scopi che avrebbero caratterizzato la costruzione della struttura: i fini, infatti, erano quelli dell’istruzione del pubblico, la moltiplicazione delle spezie utili alla salute, l’agricoltura e l’industria.
Real Orto Botanico Napoli
Conosciuto anche come Real Orto Botanico, la struttura napoletana nacque sotto i più moderni auspici, con idee che guardavano alla modernità, al futuro alla molteplicità di funzioni che si sarebbero svolte. Il progetto dell’istituto venne realizzato dagli architetti de Fazio, chi diete vita alla facciata monumentale, il viale ad esso perpendicolare e quello ortogonale, nonché la Stufa Temperata, mentre Paoletti si occupò della parte inferiore dell’Orto. Il 25 marzo del 1810, con un decreto, Michele Tenore venne nominato direttore della struttura, che considerava la botanica una scienza autonoma e fu proprio in questo senso che l’orto venne organizzato in maniera scientifica e, quindi, in maniera differente agli altri giardini in voga.
Tenore rimase in carica per 50 anni, elevando il numero delle specie coltivate fino a 9mila, occupandosi anche di fare quella che oggi sarebbe PR, cioè allacciando i rapporti con quelle che erano le principali istituzioni botaniche europee. Le attività che cominciarono a svolgersi che presero piede mano a mano, includevano la ricerca scientifica, la didattica, la coltivazione di specie per fini medici, senza dimenticare la raccolta, moltiplicazione e diffusione di piante esotiche che venivano acclimatate nella Stufa Temperata.
L’Orto continuò la sua vita fino a quando l’Istituto non venne spostato in una nuova sede, arrivando a maturazione compiuta, e venne, in seguito, influenzato dalla guerra negli anni ’40, quando vennero coltivate piante atte a sfamare, quando divenne rifugio per la popolazione che non ne aveva uno, quando le parti in ferro vennero destinate ad uso militare. Comunque, alla fine degli anni ’50, l’Istituto venne ristrutturato interamente, per raggiungere lo splendore in cui versa oggi.
Orto Botanico Napoli: eventi
L’Orto Botanico di Napoli non è solo luogo in cui vengono ospitate migliaia di esemplari vegetali provenienti da ogni parte del pianeta, ma è anche luogo di eventi veri e propri. Oltre a poter visitare il Castello e il Museo di Paleobotanica ed Etnobotanica, l’area della macchia mediterranea, le serre, l’agrumeto, il vivaio e la sezione dedicata alle parti sperimentali delle piante officinali, si può partecipare a dei concerti con musica dal vivo, a diversi spettacoli pensati per i più grandi ed i più piccoli, come le Fiabe d’autunno (organizzate dall’Associazione I Teatrini).
Per il 2019 è già stato programmato un evento intitolato Planta, il giardino e non solo, giunto alla VII edizione: dal 3 al 5 maggio vi sarà una Mostra Mercato dedicata interamente al florovivaismo di qualità, ai fiori e alle piante di stagione, alle rarità botaniche e alle sementi esclusive. Tutto questo, senza dimenticare le essenze esotiche, i prodotti dell’orto e del frutteto, le cesterie e le attrezzature per giardino. Per non perdere nemmeno un’occasione, è meglio visionare la sezione Manifestazione del sito ufficiale, che è in continuo aggiornamento.
Orto Botanico Napoli: orari, prezzi e come arrivare
L’Orto Botanico di Napoli si trova in Via Foria 223, accanto al Palazzo Fuga ed è possibile arrivare a piedi, con la metropolitana (Linea 2, Fermata Cavour) oppure con l’autobus 201 e C47. L’orto è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, con i seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalla ore 9 fino alle ore 14, il martedì e giovedì dalle ore 9 alle ore 16.
L’ingresso è gratuito, ma è necessario prenotare la propria visita in anticipo tranne i mercoledì e i giovedì compresi tra il 15 aprile e il 15 di giugno. Inoltre, da marzo a maggio, l’Orto Botanico organizza delle visite guidate condotte da personale specializzato e del tutto gratuite, adatte agli studenti di ogni ordine e grado, ma non solo. L’Orto aderisce anche al Maggio dei Monumenti, manifestazione che consente l’apertura al pubblico dalle ore 9 alle ore 13 e 30 di tutte le domeniche del mese di maggio.
Fonti: ortobotanico, ortobotanicoitalia