A volte si sente spesso parlare del cortisolo oppure lo si legge quando si fanno gli esami del sangue, senza aver chiara l’idea di cosa esso sia e perchè sia tanto importante per il proprio organismo.
Eppure, questo ormone, se non viene tenuto sotto controllo, può andare in iperproduzione per diversi motivi e può essere responsabile di molti disturbi molto spiacevoli.
Ecco tutto quello che c’è da sapere sul cortisolo, su cos’è, come si manifesta e come combatterne l’iperproduzione.
Cortisolo cos’è
Il cortisolo non è altro che un ormone che, scoperto da Hans Selye nel 1907, viene prodotto dalle cellule che si trovano nella fascicolata del surrene, in risposta all’ormone ipofisario ACTH.
Quest’ormone viene spesso definito come “ormone dello stress“ per il semplice fatto che la sua produzione aumenta quando si verificano delle condizioni severe di stress psicologico e fisico. Quando si raggiunge questo picco, l’ormone si attiva in un certo senso e tenta di sostenere le funzioni degli organi vitali, inibendo le funzioni corporee ritenute non indispensabili.
Il cortisolo viene prodotto dal surrene e viene trasportato dal sangue, con una produzione che aumenta considerevolmente quando si verifica un alto grado di stress come detto precedentemente. Ma non solo: i valori possono aumentare anche dopo un intenso sforzo fisico o dopo interventi chirurgici impegnativi. Il cortisolo e i suoi valori sono facilmente individuabili con un semplice prelievo del sangue.
Bisogna tenere conto che la sua concentrazione varia a seconda del ciclo circadiano del corpo umano e che, quindi, il valore sarà più alto la mattina e più basso la sera. In linea di massima, il range, per quando riguarda gli adulti, si aggira tra 5-25 µg/dl alla mattina, mentre nel pomeriggio è tra 2-14 µg/dl e la sera tra 5-10 µg/dl. Nei bambini, invece, di norma deve essere sempre tra 5-10 µg/dl.
Cortisolo alto
La produzione di cortisolo può aumentare qualora l’organismo manifesti tale necessità e non è correlato ad una singola patologia: infatti, la richiesta di un aumento di produzione dell’ormone può avvenire, al di là dello stretto, anche dopo un’attività molto intensa e svolta troppo a lungo nel tempo, dopo (o nel mentre) aver seguito una dieta drastica o ricca di carboidrati con alto indice glicemico.
Ma il cortisolo alto, cioè l’ipercortisolismo, può essere causato anche da alcuni farmaci come lo spironalactone (facente parte della terapia per contrarre l’acne), della pillola anticoncezionale o del prednisone (un farmaco che aiuta a combattere alcune malattie infiammatorie). Tra le cause di citano anche la gravidanza, un anomalo funzionamento della ghiandola tiroidea, alcuni tipi di cancro (ai surreni, al retto o ai polmoni) oppure un adenoma alle ghiandole surrenali, ma anche alcolismo e anoressia.
Cortisolo basso
Così come esiste il rischio di produrre cortisolo più del dovuto, esiste anche quello della sottoproduzione, cioè di non produrne abbastanza. Un’ipocortisolismo può avvenire in seguito ad una sovra-produzione di cortisolo: l’esempio è quello della persona affetta da sindrome depressiva che, in un primo momento, è intossicata da alti livelli di cortisolo e poi piano piano diminuiscono, andando incontro ad una sotto-produzione.
Cortisolo alto sintomi
L’eccesso di cortisolo può dare vita a sintomi e ad alcune condizioni per niente piacevoli. In generale, ci le conseguenza dirette possono essere l’ipertensione, l’obesità, la debolezza muscolare, il calo del desiderio sessuale, infezioni che continuano a manifestarsi, l’insorgenza dell’osteoporosi, continue cefalee, depressione, l’acne, un ritardo nella guarigione delle ferite.
Ma non solo: l’ipercortisolismo può avere tra i suoi sintomi l’astenia, l’iperglicemia, l’insonnia, disturbi del tratto gastrointestinale, l’abbassamento di funzioni mnemoniche ed edema. Nella donna, poi, si può manifestare anche con variazioni anomale del ciclo mestruale, irsutismo e ipoprogesteronismo e disturbi associati.
Inoltre, l’iperproduzione di cortisolo può dare vita al Morbo di Cushing: il grasso corporeo viene ridistribuito, viene meno la massa muscolare, aumenta la fragilità capillare, la cute si assottiglia, le ferità hanno difficoltà a cicatrizzarsi e si manifesta ipertensione, immunodepressione e diabete secondario.
Cortisolo urinario
Oltre i classici esami del sangue, è altrettanto utile determinare il valore del cortisolo anche con un semplice esame delle urine. Il cortisolo urinario libero aiuta molto a decretare con estrema precisione la funzionalità del surrene. Ciò avviene perché questo ormone interviene nella regolazione della pressione sanguigna e viene filtrato a livello glomerulare, per poi venire escreto dal rene.
Come abbassare il cortisolo
Tenere sotto controllo il cortisolo è possibile, basta tenere sotto controllo la qualità dell’attività fisica e degli alimenti che si consumano. È importante suddividere il consumo dei pasti durante la giornata, facendo fede alla regola del cinque (ma anche più) pasti al giorno.
È meglio iniziare la giornata con una colazione ricca ed abbondante, composta da carboidrati complessi, come i cereali (senza zucchero), l’avena, farine integrali e derivati vari. Gli alimenti da preferire durante il resto della giornata sono la frutta e la verdura che aiutano a combattere i radicali liberi (che possono innescare il rilascio del cortisolo), senza dimenticare di mangiare regolarmente (circa due paio di volte a settimana) del pesce, per poter assumere Omega 3 e Omega 6.
Alcuni integratori possono essere d’aiuto per combattere l’ipercortisolemia come, ad esempio, un mix di vitamina D, melatonina, fosfatilserina e tirosina. Ma anche ginseng e rhodiola rosea aiutano a contrastare l’iperproduzione di cortisolo. Per quanto riguarda l’attività fisica e lo stile di vita, è bene che il corpo riposi sempre circa 8 ore per notte, bere almeno due litri d’acqua ogni giorno ed evitare la sedentarietà.
Se ci si allena di frequente, è importante concedersi dei salutari momenti di riposo, affinché vengano ben calibrati per mantenere costante sia il valore del cortisolo, sia la prestazione atletica. Infine, dato che uno degli elementi scatenanti della iperproduzione di questo ormone è lo stress, è utile fare ricorso a diversi metodi e tecniche di rilassamento, come lo yoga o la meditazione.
Fonti: my-personaltrainer, greenme