Il tatuaggio non ha semplice funzione decorativa ma è anche veicolo di un messaggio. Le persone scelgono i tatuaggi in base agli stati d’animo, a eventi speciali, per celebrare una vittoria o un traguardo raggiunto e disegni e simboli scelti devono rappresentarli al meglio. Spesso si ricorre a simboli e design provenienti da culture diverse dalle nostre per riuscire a trovare il tatuaggio giusto. Il design perfetto deve infatti combinare esigenze estetiche e spirituali. Per questo motivo al giorno d’oggi sono i tatuaggi orientali a spopolare tra gli amanti dei tattoo.
Con l’espressione ‘tatuaggi orientali’, ovviamente, inglobiamo un gran numero di culture differenti come quella cinese, giapponese, tailandese, coreana e indiana. Questi popoli, e non solo, costituiscono l’universo orientale dei tatuaggi. Ogni cultura ha ovviamente i suoi tratti distintivi e, in questo articolo, cercheremo di condensare quelli più caratteristici. Ci concentreremo sui simboli più importanti e conosciuti e ne analizzeremo insieme il significato.
Tatuaggi orientali significato
Come vi abbiamo già accennato, quella dei tatuaggi orientali è una categoria molto grande che comprende tatuaggi e simboli di culture assai diverse tra loro. Tra queste abbiamo individuato quelle che sono più rappresentative del mondo orientale e che sono quella cinese, quella giapponese e quella indiana.
In Giappone, irezumi è il termine che indica il tatuaggio. Questa parola, nata nel periodo Edo giapponese, si compone di due parti che indicano rispettivamente l’inchiostro e la pelle. I tatuaggi orientali giapponesi non nascono da un’esigenza estetica ma anticamente erano utilizzato per determinare l’appartenenza o meno ad un gruppo sociale.
Ai tempi del feudalesimo, i feudatari facevano marchiare i delinquenti con dei tatuaggi; in occidente invece i criminali venivano marchiati a fuoco. In entrambi i casi, il marchio serviva per distinguere i trasgressori e ghettizzarli.
Tuttavia, nei secoli successivi, quella del tatuaggio diventa una vera e propria arte e i maestri tatuatori vengono considerati con molto rispetto.
Anche in Cina, quella dei tatuaggi non è nata esattamente come un’arte con finalità puramente estetiche. Anticamente, infatti, anche qui i tatuaggi venivano utilizzati per identificare i membri di un’organizzazione criminale. Inoltre i tattoo erano destinati anche ai ceti più bassi della società che comprendevano galeotti, schiavi e anche prostitute.
In alcuni casi specifici, i tatuaggi potevano assumere valore positivo. Si narra infatti che gli antichi guerrieri delle dinastie cinesi, erano soliti tatuarsi di simboli di protezione prima di affrontare una battaglia. Questa tuttavia è l’unica eccezione alla regola. Soltanto all’inizio del XX secolo in Cina i tatuaggi hanno assunto valore estetico e spirituale.
In india, invece, i tatuaggi hanno significato diametralmente opposto rispetto alle culture cinesi e giapponesi. L’antichissima arte del mehndi è infatti legata quasi esclusivamente all’universo femminile e alla sfera matrimoniale. Si tratta di un particolare tatuaggio all’hennè, quindi temporaneo, che si usa per adornare le mani e i piedi delle giovani spose. Questi tatuaggi, che nell’aspetto ricordano gli intricati motivi di pizzi e merletti, sono dei portafortuna per le spose. Ogni linea curva, ogni design o simbolo ha un significato ben preciso e ha il compito di aiutare la coppia a compiere il grande passo, proteggendola dalle energie negative.
Simboli orientali tatuaggi
I simboli più utilizzati per i tatuaggi orientali sono davvero tanti e raccontarveli tutti in un solo articolo sarebbe quasi impossibile. Tuttavia, qui di seguito troverete i simboli più famosi e ricorrenti suddivisi per cultura d’origine, ognuno con il proprio significato.
Partiamo con il Giappone.
- Carpa koi: è un pesce mitologico capace di risalire il Fiume Giallo per poi trasformarsi in dragone alla fine della sua corsa. La carpa indica successo e fortuna ma, in base ai colori scelti per il disegno, il suo significato cambia. Se la carpa è rossa indica passione, se è nera invece il successo. Può anche accadere che le carpe vengano rappresentate in coppia; esse indicano i due grandi opposti, bene e male, yin e yang, ombra e luce, due realtà opposte ma in equilibrio.
- Geisha: l’antica cortigiana giapponese rappresenta la bellezza, il mistero e l’incanto ma anche più genericamente le arti.
- Sakura: i fiori di ciliegio sono rappresentativi del Giappone e il loro simbolo, nell’arte dei tatuaggi indica la caducità della vita umana.
- Samurai: gli antichi guerrieri giapponesi sono il simbolo del coraggio e della rettitudine, indica l’onore, il rispetto e la virilità.
- Grande onda: ispirata al celebre dipinto di Hokusai, è uno dei simboli giapponesi più amati soprattutto dagli occidentali. Quest’onda indica la potenza divina e la forza della natura che spesso travolgono l’uomo. Questo simbolo ha infatti accezione positiva e negativa.
Passiamo adesso ai simboli della cultura cinese.
- Drago: è simbolo di potenza e distruzione. Legato alla tradizione popolare cinese, il drago viene spesso rappresentato come una creatura lunga e attorcigliata, di colore rosso, con grossi e lunghi artigli e con le fauci spalancate. Essendo considerata come una creatura divina capace di distruggere ma anche di generare vita, nella cultura cinese il drago viene spesso rappresentato avvolto da acqua e fuoco. Questi elementi, considerati opposti, sono governati e protetti da questa creatura che, secondo il mito, li tiene in costante equilibrio.
- Yin e Yang: questo è uno dei simboli cinesi più antichi. Nasce come parte dell’antica filosofia orientale ed è legato al susseguirsi di giorno e notte. Nelle religioni orientali dei Taoismo e Confucianesimo, il simbolo yin e yang indica i due opposti in perfetto equilibrio, ovvero giorno e notte, bene e male, acqua e fuoco e via dicendo.
- Tigre: questo maestono animale compare anche nell’antico oroscopo cinese e rappresenta potere, passione, forza e sensualità. E’ un simbolo assai diffuso in tutte le culture orientali ma in Cina, i nati sotto il segno della tigre, sono considerate persone speciali, dotate di carisma, autorevolezza, indipendenza e grande orgoglio.
In ultimo analizziamo i simboli indiani. Ovviamente, tenete sempre presente che i mehndi sono dei tatuaggi molto complessi e arzigogolati formati da più simboli combinati. Quelli che vi proponiamo sono i più comuni.
- Germogli: simboleggiano la fertilità e un nuovo inizio
- Motivi a zig zag: rappresentano la pioggia, simbolo di fertilità e abbondanza
- Motivo a scacchiera: indica il gioco delle possibilità nella vita matrimoniale
- Rampicante con petali e fiori: indicano gioia, felicità e devozione
- Occhi: sono un simbolo di protezione e scacciano il malocchio
- Pavone: simbolo di bellezza
- Cigno: simbolo di successo
- Libellule e farfalle: simboli di rinascita e cambiamento
Tatuaggi fiori orientali
Il linguaggio dei fiori è assai complesso ma nel mondo dei tatuaggi la storia di complica ulteriormente. In ogni cultura ci sono degli elementi floreali, anche condivisi, che assumono però valore differente.
In Giappone, ad esempio, i fiori più famosi e utilizzati per i tatuaggi orientali sono i sakura, i fiori di ciliegio, che simboleggiano la caducità della vita umana. Ancora, il crisantemo, che per noi è il fiore dei funerali, nella cultura giapponese ha il potere di allungare la vita. In ultimo, la peonia indica gioia e serenità scaturite dall’amore.
Comune per entrambe le culture cinesi e giapponesi, il fiore di loto può avere duplice significato; esso indica la purezza ma è simbolo anche del superamento di una delusione amorosa. Si tratta di un fiore dalla natura spirituale e trascendentale e il suo aspetto può variare nella forma e nel colore in base alle culture.
Non possiamo non citare il fiore di pesco, anch’esso comune a tutte le culture orientali. Questo fiore rappresenta la bellezza e l’eleganza nonché la rinascita dopo un forte dolore. Di solito potete trovare questo fiore unito tra due rami che di solito indicano i legami familiari.
Tatuaggi orientali farfalle colorate
La farfalle nel linguaggio dei tatuaggi orientali sono difficili da interpretare. Questo perché di solito, questo simbolo, viene utilizzato come riempitivo; le farfalle, infatti, fanno spesso parte di un disegno molto più esteso.
In tutte le culture orientali, le farfalle sono considerate come simbolo di grazia, bellezza, femminilità ma soprattutto di rinascita e cambiamento. Spesso vengono associate ad altri simboli nella stessa natura come fiori e rampicanti, oppure vengono associate a elementi contrastanti. Non di rado, infatti, possiamo trovare farfalle associate a dragoni cinesi, a tigri, oppure all’interno di arzigogolati motivi mehndi.