A pochi giorni dalla tanto attesa riapertura dei luoghi della cultura, prevista per il 18 maggio prossimo, Villa Farnesina a Roma mette a disposizione, dal 6 maggio, un nuovo sistema interattivo che permette di osservare a distanza ravvicinata lo splendido affresco con le storie di Amore e Psiche realizzato da Raffaello per la residenza di Agostino Chigi, famoso e ricchissimo banchiere.
Oltre all’opera dell’Urbinate e degli artisti della sua bottega, Giulio Romano e Giovan Francesco Penni, gli internauti possono osservare il particolarissimo pergolato e le specie animali realizzati da Giovanni da Udine su disegno di Raffaello.
Il sito web su progetto scientifico del Socio linceo Antonio Sgamellotti e del Conservatore della Villa Farnesina Virginia Lapenta è stato sviluppato in collaborazione con Eliana Siotto e Gianpaolo Palma del Visual Computing Lab Isti-Cnr e consente all’utente di immergersi e navigare liberamente nella Loggia digitale, esempio del lavoro di squadra di Raffaello e i suoi allievi la cosiddetta bottega di Raffaello.
La Loggia di Amore e Psiche in digitale. Tutti i dettagli dell’affresco dell’Urbinate e della sua bottega
La Loggia di Amore e Psiche che costituiva l’ingresso principale della Villa, edificata nei primi anni del 500 come luogo di svago e delizia, prende il nome dal ciclo di affreschi realizzati da Raffaello dalla sua bottega sulla volta. I dipinti narrano la storia di Amore e Psiche tratte dal romanzo di Apuleio le Metamorfosi (o L’asino D’Oro). Le scene sono arricchite con splendidi festoni vegetali, adornati con fiori e frutti, e da numerosi animali che rappresentano una documentazione visiva della flora e della fauna noti all’inizio del 500.
Originariamente la Loggia era aperta sul giardino e permetteva, idealmente, di creare uno spazio fluido tra l’esterno e l’interno della Villa; una quinta che attraverso una scalinata collegava lo splendido e rigoglioso giardino con i saloni intenti. Solo nel 600 lo spazio assume la configurazione attuale, la loggia viene chiusa con le vetrate e le pareti sono decorate con finte nicchie monocrome realizzate da Carlo Maratti.
Il sistema permette, da una parte, di esaminare gli elementi figurati del ciclo pittorico arricchiti da informazioni di carattere storico e tecnico-artistico; dall’altra, di distinguere con maggiore facilità le 170 specie presenti nei festoni vegetali e le 50 figure di animali rappresentate nelle vele della volta. Si potrà così godere di tutti quei dettagli pittorici difficilmente osservabili dalla normale distanza di osservazione della volta (8 metri), nonché avere le informazioni botaniche, zoologiche, iconografiche e quelle dei risultati ottenuti da analisi scientifiche non invasive.