Sono venticinque gli appuntamenti ambientati negli scenari più affascinanti delle Dolomiti trentine, raggiunti a piedi dal pubblico e dai musicisti che poi, tolti gli strumenti dagli zaini, si esibiscono proponendo musica che tocca tutti i generi.
Eventi pensati espressamente per “I Suoni delle Dolomiti”. Al centro sempre il rapporto con la montagna, la natura e l’arte capace di rappresentare l’uomo al di là del tempo e di ogni forma di barriera.
Saranno quattro i progetti speciali della ventiquattresima edizione dei “Suoni” che quest’anno si sviluppa sino il 31 agosto sulle montagne trentine. Spaziano dal trekking in compagnia di Mario Brunello e del famoso alpinista Manolo all’intenso cartellone allestito dalla Kremerata Baltica e Gidon Kremer per la Campiglio Special Week, dal fecondo incontro tra la Musega de Poza, il maestro Marco Somadossi e il jazzista Paolo Fresu per “scoprire” la colonna sonora della montagna all’affascinante viaggio nella musica e nella storia – segnato dal tema della pace – intitolato E intanto si suona, nato da una idea di Mario Brunello e Alessandro Baricco.
Dal 6 all’8 luglio i trekker avranno la possibilità di salire alcune delle cime più belle delle Pale di San Martino al fianco di un famoso e bravissimo violoncellista come Mario Brunello e di un alpinista del calibro di Maurizio Zanolla, da tutti conosciuto come Manolo. Ad assistere i partecipanti anche le Guide Alpine del Trentino. Un’immersione nella natura incontaminata accompagnata da un’altra voce, quella di Maurizio Zanolla, noto come Manolo. Autentico fuoriclasse dell’alpinismo internazionale e uno dei pionieri dell’arrampicata libera in Italia non è però solo un grande esponente di questa disciplina ma vive e racconta la montagna come esperienza totalizzante.
Ben più complessa e articolata – visto che copre ben sette giorni – è la Campiglio Special Week (16-22 luglio), un omaggio alle Dolomiti di Brenta, alle sue cime ma anche alle vallate e ai suoi centri abitati con le opere d’arte e le tradizioni. Ne sono protagonisti straordinari la Kremerata Baltica – che dal 1997 è punto di riferimento per i migliori musicisti dell’area baltica e per la musica internazionale – e il violinista Gidon Kremer.
Un festival nel festival con appuntamenti sulle vette così come in luoghi particolarmente suggestivi come antiche chiese, malghe, antichi saloni e contraddistinto dalla particolare identità di un’orchestra sempre aperta a sperimentazioni, contaminazioni, incroci di generi; capace di dialogare col tempo e gli spazi e di attingere anche ad altri linguaggi creativi.
L’apertura è dedicata alla musica da camera e vede protagonista il Kremerata Baltica Trio assieme a Andrei Pushkarev (Palazzo Lodron Bertelli a Caderzone Terme, 16 luglio ore 17,30 e 21) mentre l’indomani (17 luglio, ore 12) la formazione del Kremerata Baltica Chamber si esibisce al Lago Asciutto sulle Dolomiti di Brenta mentre Gidon Kremer – il più garnde violinista in attività – regala uno straordinario progetto, ideato assieme al grande fotografo Antanas Sutkus, che incrocia musica, immagini e Storia (Salone Hofer di Madonna di Campiglio, 18 luglio ore 21). Il particolarissimo scenario del lago Nero nel Gruppo della Presanella accoglie il violoncellista Mario Brunello, il vibrafonista Andrei Pushkarev e ilKremerata Baltica String Trio (19 luglio, ore 12) mentre il 20 luglio la Kremerata Baltica si esibisce nelle vicinanze dello storico Rifugio F.F. Tucket e Q. Sella. Gidon Kreme incontra la Kremerata Baltica per gli utlimi due appuntamenti. Il 21 luglio (ore 21 Chiesa di San Vigilio, Spiazzo Rendena) scoprono Franz Schubert raccontato attraverso gli occhi di giovani compositori e arrangiatori mentre il 22 luglio propongono una prima assoluta mondiale dedicata alla musica da cinema e da circo con tanto di artisti circensi in scena (Malga Brenta Bassa, ore 12).
Nasce dalla ricerca della musica delle montagne il progetto speciale che dà vita a un particolarissimo incontro. Da un lato una stella internazionale del Jazz e grande interprete della tromba e del flicorno come Paolo Fresu, amico de “I Suoni delle Dolomiti”, dall’altro lato una banda musicale della Val di Fassa, la Musega de Poza, che da sempre affianca alla proposta di un repertorio tradizionale anche uno spirito più contemporaneo e sperimentale che interpreta tradizione e territorio in modo nuovo.
E intanto si suona è il titolo dell’evento che conclude “I Suoni delle Dolomiti” e la sezione dei progetti speciali il 31 agosto a Malga Costa in Val di Sella. Nasce da un’idea del musicista Mario Brunello e di Alessandro Baricco, scrittore,regista e fondatore della Scuola di scrittura Holden di Torino. Parole e musiche convivono in un racconto corale e orchestrale che affronta il tema della musica, della guerra e della pace, narra come la musica sia stata e sia ancora una forma di resistenza e una promessa di pace. A fornire lo spunto per quello che si presenta come un vero e proprio viaggio nel Secolo breve dall’inizio del Novecento fino ai giorni nostri sono i diari di un soldato, Alessandro Silvestri. La musica è per lui ancora di salvezza nella bestialità della guerra e qui diventa occasione per seguirne le vicende personali, per riflettere e non restare sordi ai drammi dei conflitti che oggi, pur non coinvolgendo direttamente il suolo europeo, travolgono l’esistenza di milioni di esseri umani in tutto il mondo. A rendere possibile tutto questo un gruppo di famosi musicisti e attori come Neri Marcorè, Marco Rizzi, Regis Bringolf, Danilo Rossi, Mario Brunello, Florian Berner, Gabriele Ragghianti, Ivano Battiston, Signum Saxophone Quartet che si cimentano con una composizione inedita di Giovanni Sollima e con musiche di Nouri Iskandar, Arisha Samsamina. La parte testuale è di Eleonora Sottili e Emiliano Poddi per la Scuola Holden.
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