L’edizione 2018 di Le Mans Classic ha battuto, ancora una volta, tutti i record di presenza e partecipazione. Al leggendario Circuit de la Sarthe, gli organizzatori dell’evento, Peter Auto e l’Automobile Club de l’Ouest con Richard Mille, il partner principale, hanno accolto 135.000 spettatori nell’arco di tre giorni, oltre 700 auto d’epoca da competizione, 200 club automobilistici 1.000 piloti – tra cui i 10 vincitori della 24 Ore di Le Mans – di 30 nazionalità. Un indiscutibile successo che non ha mai smesso di crescere dalla sua prima edizione.
Erano presenti tutti gli ingredienti per garantire che questa celebrazione automobilistica fosse degna delle precedenti edizioni: un sole radioso, 8.500 auto di 60 marchi diversi, le celebrazioni del 70 ° anniversario di Porsche e dei 40 anni dalla vittoria dell’Alpine alla 24 Ore di Le Mans, l’asta di Artcurial Motorcars e il concorso Le Mans Heritage Club, che ha presentato 24 modelli che hanno scritto la storia di questo leggendario circuito.
Oltre alle tradizionali griglie da 1 a 6 e al Gruppo C, che rappresenta i bolidi Le Mans che hanno corso dal 1923 al 1993, il gruppo delle Global Endurance Legends ha introdotto una nuova era a Le Mans Classic, quella delle GT1 e delle altre LMP1s degli anni 1990 e 2000. Con questa griglia dimostrativa, l’evento ha ora esteso la retrospettiva della 24 Ore di Le Mans fino al 2016, con la famosa Audi R8, la Bentley Speed 8, la Peugeot 908 HDI e molto altro, come la McLaren F1 e la Maserati MC12.
Richard Mille ha colto l’occasione per invitare alcuni amici e partner, come Mike Flewitt, CEO di McLaren Automotive, il futuro pilota di Formula E Felipe Massa, il pilota WRX Sébastien Loeb e il calciatore Didier Drogba. Quest’ultimo ha dato il via alla Little Big Mans, la corsa dei giovanissimi piloti. Un centinaio di repliche in miniatura di auto d’endurance sono scese in pista sul rettilineo degli spalti sotto l’applauso del pubblico.
Successivamente, i loro colleghi adulti della Griglia 1, che raggruppa le auto ante guerra (1923-1939), si sono preparati per la partenza ufficiale della 9°edizione di Le Mans Classic. Sébastien Loeb e Felipe Massa hanno sventolato insieme la bandiera francese, dando il via alla partenza di uomini e macchine sul circuito di Le Mans. Così è iniziata la corsa per le sei griglie che doveva concludersi il pomeriggio seguente.
Le vetture sono state le protagoniste dello spettacolo, non solo in pista, ma anche nei paddock e nel villaggio di Le Mans. Mentre Artcurial Motorcars ha battuto il martello per chiudere la vendita di una Mercedes Roadster 300 SL a 3,1 milioni di euro – un prezzo da record – il pubblico ha potuto scoprire la presentazione, in anteprima, del nuovo libro Car Racing 1965 volume 1, pubblicato da Éditions Cercle d’Art e dall’agenzia DPPI Images. Quest’opera riunisce gli archivi inediti di foto di corse automobilistiche su strade e circuiti, catturate nel 1965, dall’agenzia fotografica DPPI Images.
Nel frattempo Richard Mille ha presentato il nuovo orologio dedicato alla corsa, l’ultra sportivo RM 11-03 Le Mans Classic. Un’edizione limitata a 150 esemplari in ceramica bianca dotata del calibro automatico RMAC3 con cronografo flyback pronto ad abbattere letteralmente i tempi sulle piste.
Fra due anni tutti potranno ritrovare lo «spirito di Le Mans» all’edizione 2020, che segnerà il decimo anniversario di uno dei più grandi eventi di auto storiche del mondo.