Quasi sempre si parla della bellezza e delle meraviglie del nostro pianeta. Esistono però anche alcuni luoghi, non esteticamente brutti, ma impressionati per la natura selvaggia e per le tradizioni locali. Luoghi che farebbero invidia ai più celebri film horror, tutt’altro che accoglienti, eppure inspiegabilmente affascinanti. Ecco di seguito i 5 luoghi più spaventosi della terra:
La porta dell’inferno
La porta dell’inferno: si tratta di un cratere nel deserto di Karakum, in Turkmenistan. Ha un diametro di 70 metri e una profondità di 20. È una voragine artificiale: in seguito a una perforazione accidentale c’è stata una via di fuga al gas naturale che si è voluto incendiare per evitare un disastro ambientale. L’incidente risale al 1971, da allora questo cratere brucia ininterrottamente.
Il lago ghiacciato pieno di scheletri
Il lago ghiacciato pieno di scheletri: scoperto da un esploratore nel 1942, il lago di Roopkund in India si trova a un’altitudine di 5029 metri. Qui sono stati trovati centinaia di scheletri umani, morti circa 2800 anni fa. Molti scienziati hanno cercato una spiegazione, per anni, ma soltanto nel 2004 è stato stabilito che quegli uomini fossero morti in seguito a una fortissima grandinata. Le acque gelide hanno conservato i loro corpi per centinaia di anni. Ancora oggi si possono vedere i resti, quando il ghiaccio si scioglie in estate.
L’isola dei serpenti
Visitare l’isola di Queimada Grande è impossibile, perché pullula di serpenti velenosi. Se ne possono trovare 4000. Secondo un calcolo statistico ci sarebbe un serpente per ogni metro quadro dell’isola. Dal 1920, l’anno della sua scoperta, è stato vietato l’accesso per proteggere gli uomini e anche i serpenti stessi che ormai si erano impadroniti della zona.
Il tempio infestato dai ratti
Si tratta del tempio indiano di Karni Mata, destinazione turistica e luogo di preghiera. All’interno, passeggiano tranquillamente migliaia di topi. Ne sono stati contati, approssimativamente, 20mila. I topi vengono accuditi dando loro da bere del latte. Sono ritenuti sacri, per via di un’antica leggenda del luogo.
L’isola delle bambole infestate
la bellissima Isla de las Munecas in Messico è piena di bambole terrificanti. La leggenda locale vuole che una giovane ragazza annegò nei canali di Xochimilco e poco dopo la sua morte siano cominciate ad arrivare sulla riva una serie di misteriose bambole. Il custode dell’isola che non era riuscito a salvare la ragazza, tormentato dai sensi di colpa, ha iniziato a collezionarle, appendendole “simpaticamente” sui rami degli alberi. Oggi molti turisti che passano di lì contribuiscono con le loro bambole a questa strana collezione.