La giacca Chanel e la sua bellissima storia

La giacca CHANEL è molto più di un semplice capo d’abbigliamento: è una firma, un’impronta, una libertà. Nessun altro indumento al mondo è riconoscibile a prima vista. Sin dall’inizio, Gabrielle Chanel, donna all’avanguardia e audace, ha assicurato la costante evoluzione dell’abbigliamento femminile. “Tengo davvero alle donne”, diceva, “e volevo vestirle con abiti che le facessero sentire a proprio agio, ma che mettessero ancora in risalto la femminilità“.

Questa idea, così semplice eppure così rivoluzionaria, ha portato alla nascita del tailleur in tweed e, con esso, la giaccaGabrielle Chanel ha visto l’abbigliamento femminile degli anni ’50 come troppo vincolato e inadatto all’epoca, quindi ha impregnato questo capo di un’eleganza casual, rendendolo elastico, funzionale e comodo allo stesso tempo. Una vera rivoluzione.

A partire dal materiale: il tweed. Da un semplice tessuto riservato all’abbigliamento maschile, ha creato una firma a metà degli anni ’20. Fu lei, e lei sola, a definire questo fascino. “L’eleganza dell’abbigliamento arriva con la libertà di muoversi”, direbbe. Il savoir-faire dell’atelier tailleur in rue Cambon risponde a un’esattezza assoluta. La parte anteriore è montata lungo la grana dritta, senza dardi del busto, per aumentare l’elasticità senza perdere la sua forma. Lo stesso principio viene applicato sul retro, separato semplicemente da una cucitura al centro. La manica è posizionata in alto sulla spalla per ottimizzare il comfort. Il rivestimento risponde agli stessi requisiti: ci sono tanti pannelli di rivestimento quanti i pannelli di tweed. “L’interno dovrebbe corrispondere all’esterno” , diceva spesso. I due tessuti, cuciti intimamente in modo quasi invisibile, si muovono così insieme, senza nulla che limiti il​movimento. Per garantire una caduta perfetta, una catenina in ottone è cucita nell’orlo della giacca, sulla fodera. Ogni dettaglio è considerato. La treccia è evidente: la treccia evidenzia i contorni della giacca, i bordi delle tasche, i polsini delle maniche, aggiungendo una forza grafica. Per quanto riguarda i bottoni, sono come gioielli in galalite, in resina o in metallo, impreziositi da una testa di leone, con grano, con una camelia o marchiati con una doppia C.
Mentre Gabrielle Chanel ha inventato la giacca di tweed, è stato Karl Lagerfeld che gli ha dato una nuova prospettiva di vita, quando è arrivato a capo della Maison nel 1983. La sua creatività è stata illimitata quando ha reinterpretato la giacca con impertinenza e umorismo, catturando i desideri delle donne come nessun altro. Nel 1985 lo ha fatto con un paio di jeans e un top sportivo a righe, ed è stato come una rinascita: la giacca CHANEL non ha mai smesso di essere un’icona, reinventandosi all’infinito. Con ogni collezione, il designer si è divertito senza mai dimenticare il fascino. Guidato dalla sua cultura e dalla sua immaginazione senza limiti, portato dalla sua conoscenza enciclopedica del capo, del taglio, delle proporzioni, ha osato provare tutto senza perdere di vista lo stile. Mise la giacca con i pantaloncini, con un costume da bagno e un abito da sposa. La offrì in un’infinita varietà di tweed: ornato con paillettes, perline, impreziosito da piume, tessuto da strisce di tulle, organza, chiffon, pizzo, denim e pelle. Ha lavorato sulle proporzioni, giocando con la sua lunghezza, il suo volume, la sua apertura di spalla, incoraggiando sempre gli atelier di tailleur in rue Cambon ad affrontare nuove sfide, moltiplicando i riferimenti, le innovazioni del tessuto, il taglio e i dettagli. Grazie al savoir-faire e all’innovazione dei Métiers d’art, ha anche proposto innumerevoli trecce, tweed tessuti dalla House of Lesage, bottoni gioiello … “Ci sono alcune cose che non passano mai di moda, jeans, una camicia bianca e una giacca CHANEL, ha detto. Nel 2012 il couturier le ha reso omaggio con il libro The Little Black JacketChanel’s Classic Revisited di Karl Lagerfeld e Carine Roitfeld, dimostrando la portata della sua modernità attraverso più di 100 fotografie.

Muoversi, vivere, essere se stessi, senza ostacoli, questi sono i principi fondanti che hanno ispirato Virginie Viard per la Cruise Collection 2019/20. In linea con il vocabolario stilistico di Gabrielle Chanel e Karl Lagerfeld, ha rielaborato la giacca CHANEL con una delicata modernità in una moltitudine di proposizioni: con due, quattro o sei tasche, con o senza colletto, con spalle morbide e arrotondate o al contrario quadrata e nervosa, tagliata corta o lunga, monopetto o doppio petto con pannelli drappeggiati, fasciato da una catena intrecciata con pelle. Virginie Viard ha anche offerto una nuova visione della tuta, come minigonne fluide con tasche applicate, mutande allungate, pantaloncini o leggings Bermuda che accompagnano le giacche foderate con fodere abbinate. I colori del tweed sono franchi, viola, verdi, fucsia o mescolati in variazioni di toni delicatamente specchianti. In questa stagione la giacca CHANEL viene anche in una tela di cotone cerata o in tweed di cotone, che evoca ogni variazione di denim, e si rivela in una purezza sofisticata con ogni dettaglio perfettamente preciso: trecce sottili, bottoni gioiello con una lucentezza tenue, fodere in seta che si estendono il motivo del tweed in perfetta continuità … Dall’intuizione alla creazione, dalla collezione alla collezione, la giacca CHANEL non smette mai di tessere la sua bellissima storia.

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Gabriella Frigerio
Gabriella Frigerio
Gabriella Frigerio nasce e vive a Milano. Fin da giovane ha coltivato una grande passione per la comunicazione. Nel corso di diversi anni di lavoro presso il Centro Documentazione della Casa Editrice Rizzoli-RCS, inizia a collaborare con diverse testate giornalistiche come Oggi, Europeo, Annabella, Brava, ecc. occupandosi di argomenti legati al lifestyle come benessere, moda e costume. Ciò le consente di accrescere e affinare il suo stile giornalistico. Iscritta all’ODG di Milano, il suo interesse per l’arte di vivere la porta a diventare direttore di un periodico del settore “Viaggi IN Benessere” mediante il quale cerca di trasmettere questa filosofia attraverso i suoi articoli su carta stampata e web. Attualmente collabora con Lifestar.it