L’’Acquario civico di Milano ospita, dal 1 luglio al 20 settembre, la mostra Confluenze. Letizia Fornasieri. Una mostra, promossa dal Comune di Milano – Cultura, dall’Acquario e Civica Stazione Idrobiologica, a cura di Marina Mojana, rientra nel palinsesto 2020 “I talenti delle donne”, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano.
La rassegna è dedicata al mondo dei paesaggi acquatici della Lombardia, alla flora e alla fauna tipiche e raccoglie un nutrito corpus di opere della Fornasieri, in gran parte inedite, che danno seguito al percorso pittorico dell’artista da sempre attenta al tema della natura e della campagna italiana.
Pesci rossi, angoli di giardino, piante acquatiche lombarde, ninfee, anatre e oche; lo sguardo di Letizia Fornasieri sulla natura lombarda
Letizia Fornasieri, autrice di celebri visioni metropolitane, di icone dell’abitare quotidiano sia esterno che interno, è da sempre un’attenta osservatrice della realtà e rivolge il suo sguardo verso il mondo, trasfigurandolo con uno stile che si nutre dell’esperienza pittorica ottenuta sia in studio sia immergendosi nella natura. L’artista per questa mostra opera in un mondo intermedio, tra acqua e terra dove si avverte quella sensibilità lombarda che attraversa da secoli il nostro sentire e la nostra cultura, il cui emblema è Leonardo da Vinci.
Per Confluenze l’artista porta alla luce nuovi elementi fino ad oggi difficilmente visibili, e approfondisce ambienti e soggetti già esplorati a distanza. L’esposizione diventa occasione di incontro tra il percorso artistico di Letizia Fornasieri e la vocazione dell’Acquario Civico, istituzione molto vicina alla fauna ittica del territorio e alla flora dei paesaggi “umidi” lombardi infatti, le tele in mostra, ritraggono rogge, pesci rossi, angoli di giardino, piante acquatiche lombarde, ninfee, anatre e oche.
Parallelamente allo sviluppo dei temi, questi lavori mostrano un’accresciuta sensibilità compositiva, un’accentuata esattezza della gamma dei colori e nella morbidezza dei passaggi di tonalità dovuti anche a un moderato e sapiente uso della tecnologia, infatti alcune opere, in fase preparatoria, sono state disegnate ed elaborate su iPad. Una testimonianza di come l’attività dell’artista contemporaneo, pur legata a tecniche tradizionali, quali l’olio, sia in continua evoluzione per narrare l’infinita bellezza della natura.
L’ingresso alla mostra è contingentato in giorni e orari prefissati, il martedì e mercoledì dalle 11 alle 18, la prenotazione è fortemente consigliata.