Dal 13 settembre al 22 novembre 2020 Arte Sella – il parco di Borgo Valsugana in provincia di Trento, presenta negli spazi di Malga Costa Jardins d’Été, installazione audio-video di Quayola (Roma, 1982).
Presentata nell’autunno 2019 all’Orto Botanico di Padova – all’interno della mostra Seconda Naturaorganizzata dalla Fondazione Alberto Peruzzo in collaborazione con l’Università di Padova – in quell’occasione l’installazione era accompagnata da alcune stampe in grande formato della serie Remains e si confrontava principalmente con la tradizione scientifica del luogo. Ad Arte Sella, invece, sono il confronto e il contatto con la natura a essere centrali: Quayola ci offre infatti una nuova chiave di lettura del mondo naturale, dove natura e tecnologia entrano in dialogo, nel quale la seconda non è solo e semplicemente strumento di lettura della prima.
Jardine d’Été, technologie arte e natura s’incontrano nelle opere di Quayola
Con Quayola, il binomio arte e natura si trasforma in trinomio, infatti, la tecnologia diventa tanto oggetto di indagine quanto soggetto che lascia il proprio segno. L’artista si confronta con la realtà attraverso gli occhi del computer e offre quindi una seconda natura da osservare, diversa da quella a cui la nostra esperienza umana ci ha abituati. L’intelligenza artificiale può elaborare, completare il lavoro e prendersi parte della scena.
Quayola con Jardins d’Été si mette nei panni dell’artista tradizionale andando nei posti cari ai pittori impressionisti, cercando di interpretare la natura, ma con un apparato tecnologico. Il punto di partenza sono le immagini riprese nei giardini sulla Loira, ma girate in un modo tale che molte di esse sembrino generate al computer, usando un software che interviene sulla visione finale, in un continuo rimando tra reale e artificiale. La natura è una fonte di sapere e di esperienza, quindi fornisce informazioni e dati, ma poi siamo noi, con il nostro vissuto che è fatto anche di tecnologia, che interpretiamo.
Se ad Arte Sella la natura non è solo una realtà da ammirare, ma interviene continuamente sull’operato artistico dell’uomo, Quayola con Jardins d’Été ci ricorda che la visione della realtà oggi non è completa se non ricordiamo che viviamo in un mondo tecnologicamente evoluto, e la natura diventa anche un banco di prova per capire come arte e tecnologia possano interagire.