Cinema Galleggiante – Acque Sconosciute dal 20 agosto – 4 settembre 2021

In copertina Foto:Johann Muszynski

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Cinema Galleggiante – Acque Sconosciute è un progetto di Edoardo Aruta Paolo Rosso presentato da Microclima, in collaborazione con Ocean Space – TBA21–Academy, Pentagram Stiftung, Palazzo Grassi – Punta della Dogana – Pinault Collection e con Fondazione In Between Art Film Lamyland – Owenscorp.

La programmazione di Cinema Galleggiante – Acque Sconosciute si avvale dei contributi di quarantacinque istituzioni e associazioni chiamate a proporre una serie di proiezioni, performance e interventi che hanno come soggetto il viaggio, inteso come movimento fisico, emotivo e immaginario. La rassegna prenderà forma attraverso diverse tappe nel corso di dodici serate, ognuna delle quali sarà caratterizzata da uno specifico nucleo tematico.

Palazzo Grassi – Punta della Dogana partecipa per il secondo anno a Cinema Galleggiante e presenta tre film di artisti e artiste della Pinault Collection che rispondono al tema di questa nuova edizione incentrata sul viaggio:

lunedì 30 agostoLove is the Message, The Message is Death di Arthur Jafa, 2016 (7’25’’)
mercoledì 1 settembreGrosse fatigue di Camille Henrot, 2013 (13’)
venerdì 3 settembreDe-extinction di Pierre Huyghe, 2014 (12’38”)

martedì 31 agosto, Microclima in collaborazione con Palazzo Grassi – Punta della Dogana presenta Nova di Cao Fei, 2019 (109’), film prossimamente in visione al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma.

Autori selezionati: Hany Abu-Assad, Moustapha Alassane, Ali Alvarez, Francis Alÿs, Axeseyes, Giorgio Andreotta Calò, Riccardo Banfi, Caterina Borelli, Giorgio Bosisio, Bruno Bozzetto, Paolo Buggiani, Leonardo Cabiddu e Enrico Casagrande, Carlos Casas,  Luca Ciriello, Jordi Colomer, Stephanie Comilang, Amanda Demme, Extragarbo, Cao Fei, Michele Fontefrancesco e Luca Percivalle, Tony Gatlif, Gino e Roberto Gavioli, Costanza Gianquinto, Jacopo Grassini, Jérôme Walter Gueguen, Sindbad Guggenheim, Mo Harawe, Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian, Andrés Jaque & Ivan L. Munuera, Arthur Jafa, Frederick Hayman, Camille Henrot, David Hoyle, Pierre Huyghe, Cécile Hummel, Invernomuto, Hiwa K, Jess Kohl, Peter Kubelka, Matt Lambert, Ugo La Pietra, Tom Lovelace, Arianna Lodeserto, Diego Marcon, Masbedo, Sam Messer, Florence Miailhe, Mario Monicelli, Kazuo Mori, Ugo Mulas, Jenn Nkiru, Justice Nnanna, Richard J. Anobile, Adrian Paci, Rosana Palazyan, Heitan Patel, Federico Patellani, Janis Rafa, Lisa Rave, AG Rojas, Shimabuku, Giovanna Silva, Giulio Squillacciotti, Kidlat Tahimik, Janina Totzauer, Davaajargal Tsaschikher,  Zulaa Urchuud, Camillo Valle, Jenkyn Van Zyl, Gus Van Sant, Agnès Varda, Lucia Veronesi e Valentina Bonifacio, Tuguldur Yondonjamts, Yang Zhengzhong.

Cinema Galleggiante – Acque Sconosciute offre, parallelamente alla programmazione cinematografica, una serie di interventi di varia natura. La prima serata avrà come ospite il Professore Federico Barbierato che parlerà di intrecci di destini e culture nella Venezia di Età moderna. Negli appuntamenti successivi Cristina Giussani parlerà di cartografia marina mentre Emanuele Garbin dell’Università IUAV di Venezia, proporrà una metafora astronomica di Victor Hugo e inviterà a guardare la notte come se si fosse sulla Luna. Maria Ida Bernabei Andrea Mariani dell’Università degli Studi di Udine faranno un’immersione nei film scientifici prodotti agli inizi del Novecento rivisti con gli occhi dell’avanguardia, per poi passare alle riprese amatoriali girate nel corso della leggendaria Spedizione Nobile al Polo Nord nel 1928. Un contributo narrativo di Jacopo Grassini seguirà le suggestioni derivate dall’incontro con l’elemento liquido e Elisabetta Ragagnin, mongolista dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, si spingerà ai confini della Mongolia, da Marco Polo agli Tsaatan, per poi tornare in Calmucchia, l’unica Repubblica buddista in Europa. La rassegna si chiuderà con l’intervento La caparbia convinzione in ciò che non si avvera della scrittrice Chiara Valerio e a seguire filmati di viaggio dell’archivio personale di Mariano Fortuny y Madrazo di inizio Novecento, accompagnati da una performance del percussionista Heiko Dijker (tabla) e Lenneke van Staalen (violino).

Il 27 agosto, Invernomuto presenterà Black Med – Chapter I, una sessione di ascolto che si concentra sulla musica e i suoni che si muovono attraverso il Mar Mediterraneo. Iniziato nel 2018, Black Med è in progress: un nuovo capitolo sarà presentato in ottobre ad Ocean Space di TBA21-Academy. Questa nuova produzione è commissionata da TBA21-Academy come parte del suo programma The Current III “Mediterraneans: ‘Thus waves come in pairs’ (after Etel Adnan)”, condotto da Barbara Casavecchia.

L’offerta gastronomica sarà curata da TOCIA! cucina e comunità, piattaforma interdisciplinare fondata dallo chef Marco Bravetti che per l’occasione coinvolgerà, in dialogo con le tematiche delle serate, cuoche e cuochi operativi nel territorio lagunare per dar vita ad un esperimento di cucina collettiva, popolare e votata alla sostenibilità. Tra gli chef coinvolti: Masahiro Homma (Osteria Giorgione da Masa), Donato Ascani (Glam), Chiara Pavan e Francesco Brutto (Venissa), Roberto Falchetti (l’Bacaro de’ Bischeri), Silvia Rozas e Marco Zambon (Birraria La Corte), Giulia Busato, il collettivo gastronomico Cambusa Fantasma ( Bamba Barry, Marco Bravetti, Lorenzo Barbasetti Di Prun, Iole Provino, Gianluigi Wahba), Hamed Ahmadi e le cucine migranti di Orient/Africa experience.


Prima serata: Venezia, città come habitat e acqua come via di comunicazione.
Seconda serata: vita, morte e flagelli.
Terza serata: dedicata ai bambini, parlerà di girovaghi, confini e guerre tra fazioni.
Quarta serata: centro Asia, in particolare Mongolia, induismo a Cisternino e Giappone.
Quinta serata: libertà d’espressione.
Sesta serata: viaggio, diaspora e trauma.
Settima serata: mare, in particolare di Mediterraneo, come connessione e barriera.
Ottava serata: forme di dialogo, scambio e prevaricazioni.
Nona serata: ideologie del XX secolo e distopie futuriste.
Decima serata: raccogliere, catalogare e disperdere.
Undicesima serata: viaggi oltre i confini percepiti.
Dodicesima serata: musica, ibridazioni e variazione di immaginari.

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