Fino al 16 luglio 2017 le sale del Palazzo Ducale di Genova ospitano la mostra dedicata ad Amedeo Modigliani. Una trentina di opere tra studi, disegni, acquerelli e tempere, provenienti da importanti musei e da prestigiose collezioni europee e americane.
L’esposizione pone l’accento sul lavoro parigino di Modigliani, attraverso i suoi numerosi ritratti. Sicuramente l’elemento primario attraverso cui indagare la cifra stilistica del pittore livornese.
Numerosi sono infatti i dipinti che Amedeo Modigliani dedica ad occasionali modelle, amici e protagonisti della vita culturale parigina di quegli anni. Fu il pittore che per primo introdusse un forte rapporto psicologico con il soggetto per poi avviarsi man mano verso una purezza ed un’eleganza formale assolute.
I ritratti introversi ed introspettivi di Amedeo Modigliani in mostra a Genova
Quando Modigliani arriva nella capitale francese mancano solo otto anni allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Anni che, nell’evoluzione artistica europea, sono fra i più ricchi di stimoli. Attraverso i suoi dipinti il pittore testimonia l’effervescenza dell’ambiente artistico e culturale parigino di quegli anni.
La sua pittura è di una qualità estrema, introversa, introspettiva, votata al ritratto. Modigliani nutre un forte interesse per le figure femminili e i nudi. Come il sensualissimo Nudo disteso del 1918 che testimonia la sorprendente carica erotica unita a una capacità introspettiva altrettanto forte.
I suoi nudi sono opere di intenso realismo, che emanano una forte sensualità e che all’epoca suscitarono grande scalpore. Numerose sono le anonime modelle che, scovate nei caffè parigini o incontrate per strada e ammaliate dal suo fascino di seduttore, posano per Amedeo Modigliani.
Ma anche presenze importanti nella sua vita sentimentale e di intellettuale come la giornalista inglese Beatrice Hastings e la giovane compagna Jeanne Hébuterne, dalla quale avrà una figlia e che si suiciderà, incinta, il giorno dopo la morte del pittore.