“Nato soprattutto a Milano”: un viaggio nell’universo fotografico di Elia Festa

La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese ha inaugurato martedì 16 maggio presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese di Milano la prima grande mostra personale del fotografo Elia Festa, milanese formatosi nella Milano degli anni Settanta e avviato a una brillante carriera nel campo della pubblicità durante gli anni del boom, quando imperversava la Milano da bere.

Elia Festa: dettagli, architetture e luci che sfuggono allo sguardo comune

Nato nel 1956 a Milano, Festa collabora fin da giovane con il pittore Ibrahim Kodra, frequentando il suo studio e lavora come free lance per l’agenzia Young&Rubicam a fianco di nomi come Scheichenbauer e Noble. La sua ricerca fotografica, fin dagli esordi, sviluppa temi che diventano spesso pensiero, a volte riflessioni fino a diventare ritratti di design.

Conosciuto e apprezzato come fotografo già alla fine degli anni settanta oggi Elia Festa è un artista visivo che cattura con il suo obiettivo dettagli di oggetti comuni, di architetture, di fenomeni, di luci che spesso sfuggono allo sguardo comune. Li rimaneggia, ne coglie l’essenzialità, ne scruta l’animo svelandone la parte più profonda e nascosta.

Elia Festa
Elia Festa, Ho vissuto qui

Le sue opere, che inizialmente possono sembrare macchie astratte e informi, ad un occhio attento rimandano a paesaggi suggestivi lontani che accendono emozioni e curiosità. Le fotografie di Festa si muovono dalla realtà scrutando i particolari, scoprendo riverberi che definiti dall’occhio del fotografo assumono una nuova vita indipendente.

“Nato soprattutto a Milano” una mostra che racchiude l’intera carriera di Elia Festa

Il viaggio nell’universo di Elia Festa si sviluppa lungo il percorso temporale della sua attività dedicata all’elaborazione artistica dell’immagine fotografica, sempre più caratterizzata da una trasfigurazione astratta, diventata manifesto di una realtà contemporanea che nell’infinitamente piccolo indaga nuovi universi di conoscenza e di verità.

La mostra, attraverso un percorso temporale e cronologico, raccoglie le opere più rappresentative del lavoro di Festa partito negli anni Settanta con le prime ricerche fotografiche. Il successo arriva negli anni Ottanta con la realizzazione delle più importanti campagne pubblicitarie per le più note aziende italiane, come San Pellegrino, Moschino, Enel e Kodak.

Elia Festa
Elia Festa, Colours

Segue la collaborazione con la Galleria Photology di Milano e Londra che indirizza il lavoro di Festa nella decade degli anni Novanta.  Agli inizi degli anni Duemila, avviene il passaggio dalla fotografia analogica all’immagine digitale e, quindi, all’arte visiva.

Un’ampia area della mostra poi è dedicata alle grandi opere e sculture nelle quali l’utilizzo del bianco e nero esalta la precisione quasi chirurgica dei tagli, delle inquadrature dove ogni senso è ragionato e voluto.

E, infine, la sezione più moderna con opere di grandi dimensioni dove si alterna il colore dal forte impatto emotivo al bianco e nero. Il percorso espositivo si apre e si chiude con due camere oscure che regalano al visitatore un’esperienza emozionale ed immersiva molto coinvolgente.

Leggi anche: Rosa Barba: al Pirelli HangarBicocca “From Source to Poem to Rhythm to Reader”