Muro, oggetto culturale, archetipo e superficie, è al centro della mostra the WALL. History|Art|Multimedia ospitata a Palazzo Belloni, a Bologna ,dal 24 novembre al 6 maggio 2018.
L’esposizione, la terza nel suo genere dopo Bologna Experience e Dalì Experience, prosegue un percorso che ha inaugurato un nuovo concetto di mostra: il fruitore è libero di esplorare attivamente uno spazio moltiplicato da soluzioni tecnologiche e creative. Tre progetti che hanno reso lo storico palazzo bolognese un luogo liminale, dove si incontrano linguaggi ed esperienze.
the WALL: tutte le dimensioni del muro
the WALL popone un viaggio attorno e dentro al Muro, superandone la staticità bidimensionale per condurci in un percorso tra la storia, l’arte e la multimedialità.
La mostra parte dal simbolo stesso dell’incomunicabilità e dell’esclusione, e ne fa il protagonista di un’operazione culturale disvelatrice, che apre molteplici prospettive. Il visitatore, non più spettatore inerte, è lasciato libero di esplorare attivamente le installazioni multimediali, in uno spazio moltiplicato da soluzioni tecnologiche e creative.
La mostra è un invito a scoprire il muro psicologico (isolamento, incomunicabilità), il muro pubblico (la pubblicità. Le bacheche virtuali e non), il muro funzionale (pareti, case, cinte e chiostri), il muro sociale (il tema dell’esclusione, del ghetto, dell’accessibilità), il muro politico (la segregazione, i confini, ma anche la privacy), il muro espressivo (murales, graffiti e street art), e il muro della memoria (lapidi, monumenti, cippi e memoriali).
Ognuna di queste dimensioni è esplorata attraverso installazioni interattive, realizzate appositamente per la mostra, e con opere d’arte a tema, realizzate da artisti di diverse epoche, da Piranesi a Pomodoro, da Fontana a Christo, dai Pink Floyd alla giovane artista giapponese Hitomi Sato.