Tra freddo diffuso e allerte meteo su tutta la penisola non c’è niente di meglio da fare che pensare alla vostra prossima vacanza estiva. L’unico modo che avete per combattere il grigiore invernale è pensare già alla calda estate e alle sue spiagge piene di ombrelloni. Se amate il mare ma non volete andare troppo lontano vi consigliamo la piccola e caratteristica Polignano a Mare. Scopriamo insieme tutti i segreti e le spiagge di questa meravigliosa località di mare. [foto di copertina Polignano a mare
Polignano a Mare dove si trova: informazioni generali
Il Comune di Polignano a Mare, con i suoi soli 18 mila abitanti, è una piccola cittadina della Puglia in provincia di Bari. Situato a strapiombo sul Mare Adriatico e a soli 33 chilometri dal capoluogo pugliese, Polignano è un piccolo centro che vive unicamente di agricoltura e turismo.
Grazie alle sue acque cristalline – Bandiera Blu sin dal 2008 -, alle sue grotte marine e ai resti archeologici di epoca romana, Polignano è la meta vacanziera preferita da molti turisti, sia italiani che stranieri.
Polignano a Mare storia
Quella di Polignano a Mare è una storia molto antica; sul suo territorio, infatti, sono stati rinvenuti resti risalenti al neoliti e che attestano già la presenza dell’uomo. Ma per gli studiosi la nascita di Polignano è successiva. Pare infatti sia stato Dionigi II di Siracusa nel lontano IV secolo a.C. a fondare Neapolis, un’antica colonia greca sorta nel’odierno territorio di Polignano.
Secondo invece alcune indagini archeologiche, pare ci fosse traccia di un villaggio già nell’età del bronzo. Si parla di un importante scale portuale già nel 2000 a.C., frequentato da mercanti corinzi e attici.
La zona di Polignano, tuttavia, nel III secolo a.C. assunse valore strategico per la potenza di Taranto con cui aveva già intrecciati rapporti commerciali. A testimonianza di tutto questo nel 1785 vennero rinvenuti alcuni pezzi del corredo funerario di una tomba scoperta nell’area del giardino vescovile. Nell’85 grazie alle indagini del vescovo monsignor Mattia Santoro, fu riportato alla luce un enorme sepolcro con all’interno lo scheletro di un guerriero. Nel sepolcro furono rinvenuti i resti di un’armatura, un calendario, un elmo bronzato e una vasta gamma di vasi e oggetti antichi. L’archeologo britannico Sir William Hamilton, ambasciatore inglese a Napoli, visitò il sepolcro e gli attribuì il nome di Grand Mausolée.
Molti degli oggetti rinvenuti nel mausoleo furono donati dal Vescovo Santoro all’allora Re Ferdinando IV che decise di conservarli nel Real Museo di Capodimonte. Tra i tanti reperti recuperati nel sepolcro di Polignano a Mare, c’erano quattro stupendi vasi decorati con figure rosse risalenti al IV secolo a.C., vasi che superavano un metro d’altezza. Di questi quattro vasi ce n’era uno particolarmente prezioso e caro al re, detto il Gran Vaso di Capodimonte.
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Su di esso c’erano raffigurate le divinità Minerva, Artemide, Apollo e Eracle. Sul collo del vaso invece c’era una Nike alata su di un carro trainato da quattro cavalli bianchi, preceduti da Ecate – figura mitologica che regnava su demoni, sulla notte, sui morti, sulla luna e sui fantasmi – mentre sollevava due torce per far strada attraverso le tenebre.
Un’opera dal forte simbolismo classico, forse uno dei reperti più belli mai ritrovati e che oggi viene conservato al Metropolitan Museum di New York. Il perché questo importante reperto italico sia finito oltre oceano lo spiega in maniera dettagliata lo studioso Giuseppe Maiellaro nel suo libro L’Assemblea Divina – Le vicende del “Gran Vaso di Capodimonte” da Polignano al Metropolitan, in cui ricostruisce tutto il percorso fatto dal grande vaso nella storia.
Grazie quindi alla sua posizione strategica e al suo fiorente flusso commerciale, Polignano a Mare divenne un luogo perfetto di ristoro per tutti i romani in viaggio da Roma a Brindisi. Nel VI secolo, la città cadde nelle mani dell’impero Bizantino e nel suo territorio si diffuse la religione ortodosso. Dopo i bizantini toccò ai Normanni il dominio della città fino al 1194. Con la dominazione normanna, il prestigio della città aumentò anche grazie alla presenza di ben due monasteri Benedettini.
Al tempo, invece, della dominazione angioina, fu il commercio a fiorire. I rapporti con gli altri centri commerciali costieri si rinsaldò e molti uomini d’affari, mercanti veneziani, scelsero proprio Polignano come loro dimora stabile.
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Quando nel XVI secolo i veneziani invasero la vicina Monopoli, anche Polignano cadde sotto il loro dominio. Ancora oggi, infatti, nel centro storico di Polignano c’è il Palazzo del Doge, dove anticamente risiedeva il governatore veneziano. Nel 1530 Venezia, però, cede Polignano all’imperatore spagnolo Carlo V.
L’epoca più intesa per Polignano fu quella della dominazione aragonese. Nel quel periodo crebbero le attività commerciali, sotto il controllo degli esperti mercanti veneti e furono erette delle mura a difesa del paese cominciando proprio dalle coste. Il prestigio di Polignano a Mare crebbe a tal punto che il paese fu spesso visitato dai reali. Nel 1797 re Ferdinando I delle Due Sicilie, durante il suo viaggio verso Lecce con moglie e figlio al seguito, si fermò proprio a Polignano. E dieci anni più tardi toccò anche a re Giuseppe Bonaparte.
Quando fu abolita la feudalità, Goacchino Murat volle visitare il maestoso Regno di Napoli e fece visita anche a Polignano.
Polignano a Mare: cosa vedere e cosa fare
Furono tante le dominazioni che si susseguirono sul territorio e che lasciarono un’impronta indelebile sulla città. Scopriamo adesso insieme quali sono i monumenti e le attrazioni da non perdere della bella Polignano.
Centro storico di Polignano: per accedere al centro storico della città bisogna passare attraverso la Porta Grande, che oggi si chiama Arco Marchesale. Anticamente questa era la porta del Palazzo Feudale, unico accesso alla città, protetto da un ponte levatoio. Oggi è ancora possibile vedere i fori nei quali erano inseriti cardini e catene. A protezione del palazzo c’erano anche una grata di ferro che bloccava l’accesso e delle botole che dall’alto gettavano olio incandescente addosso agli invasori. Il borgo inoltre era circondato da un fossato e protetta da una cinta di mura con torrioni e baluardi.
Sorpassato l’arco Marchesale, ci si ritrova in piazzetta Fulvia Perotti. Sulla destra c’è il palazzo del feudatario, oggi dei Conti Valentini, di fronte la terrazza del palazzo del Governatore e a sinistra la casa natale di monsignor Pompeo Sarnelli. Costui fu presbitero e letterato di Polignano a Maro , vissuto tra il 1649 e il 1724, a cui è dedicata la via principale della città.
Poco più avanti si arriva a piazza Vittorio Emanuele II, la piazza più grande di Polignano. Per raggiungerla bisogna percorrere una stradina che anticamente veniva usata come luogo dove mettere alla gogna i condannati dalla corte. C’è ancora esposto parte del gangio che teneva in piedi la gogna.
Sulla sinistra di piazza Vittorio Emanuele II c’è il famoso palazzo dell’Orologio, sede del municipio dal 1837. Su di esso c’è ancora un’antica meridiana e sulla parte superiore c’è un piccolo campanile. Durante i festeggiamenti in onore di San Vito, santo patrono della città, la piazza viene addobbata con un sontuoso altare e decorazioni pregiate.
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Chiesa del Purgatorio: si tratta di una chiesa in stile barocco edificata nel 1768 nel pieno centro di Polignano. La sua struttura sorge su di una chiesa preesistente, la chiesa di San Martino che risale al 1528. Pare che la vecchia struttura fu edificata dai polignasi scampati all’epidemia di peste e infatti la chiesa sorgeva proprio accanto al cimitero dove veniva seppelliti i cittadini più poveri.
Fu la Confraternita dei Nobili che gestiva il Sacro del Monte del Purgatorio a sovvenzionare la costruzione dell’attuale chiesa. La facciata dell’edificio e tutte le sue decorazioni ricordano il culto dei morti; ci sono infatti scolpiti nell’architrave teschi con clessidre e ossa incrociate. Questi sono simboli della cultura cristiana che indicano la caducità della vita e l’accettazione del suo ultimo stadio, la morte.
Fondazione Museo Pino Pascali: nella splendida cornice di Polignano a Mare è nata nel 2010 la Fondazione Pino Pascali. Questa fondazione espone e valorizza le opere di Pino Pascali, artista della cosiddetta arte povera, conservate nel museo a lui dedicato. Il primo museo, aperto nel 1998, si è trasferito dal 2010 in un ex mattatoio ottocentesco.
Il museo espone, oltre alle opere di Pascali anche quelle degli artisti vincitori del Premio Pino Pascali e quelle dei più importanti artisti pugliesi contemporanei.
Polignano a Mare: spiagge
Dopo aver fatto un giro virtuale tra le bellezze architettonico-urbanistiche di Polignano, vi portiamo nelle spiagge più famose e caratteristiche della città.
Spiaggia di San Vito: dal porticciolo dell’abbazia di San Vito si estende una piccola spiaggia libera contronata da scogli. La parte sabbiosa è poco estesa, l’acqua cristallina, calma e poco profonda; il fondale tuttavia e pieno di pietre levigate e scoglietti quindi è consigliabile indossare delle scarpette di gomma. Si tratta di un’area molto tranquilla dove godersi il mare e il panorama. Perfetta per degli scatti mozzafiato.
Torre Incina: tra il territorio di Polignano a Mare e quello di Monopoli si trova questa piccola insenatura dall’acqua limpidissima e cristallina. Si tratta di una spiaggia libera che più che una spiaggia è in realtà una passerella. Non esiste infatti una zona arenaria ma solo una passerella di cemento su cui è possibile appoggiarsi e prendere il sole. La spiaggia si raggiunge attraverso una scalinata e per entrare in acqua, beh, bisogna farsi largo tra dei piccolo scogli. E’ consigliabile infatti indossare delle scarpe di gomma adatte a questo tipo di attività subacquea. Il fondale è roccioso ma praticabile però bisogna essere abbastanza atletici per entrare e uscire dall’acqua. Di certo non è una spiaggi a adatta ai bambini ma ai vacanzieri più avventurosi.
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Cala San Giovanni: questa è la spiaggia dove tutti vorremmo andare a trascorrere almeno una volta una vacanza. Si tratta di una spiaggia di medie dimensioni, con sabbia dorata finissima e una mare che più blu non si può. Questa è una cala naturale circondata da una pineta e da grotte scavate dal tempo nella pietra. Se ciò che volete è immergervi nella natura più selvaggia senza rinunciare a relax, Cala San Giovanni è il posto giusto per voi.
Cala Fetente: è una delle tante calette della costa di Polignano. Pur non essendo molto grande, la spiaggia è quasi sempre affollata soprattutto durante i periodi estivi di alta stagione. Se avete quindi in programma una giornata di mare a Cala Fetente, siate furbi e andate la mattina molto presto ad accaparrarvi i posti migliori in riva al mare.
La spiaggia è composta da sabbia fine e dorata, circondata da scogli, il mare è di un azzurro spettacolare e il fondale e pulito e non troppo profondo. Andando più lontano dalla riva è possibile ammirare con maschera e boccaglio lo splendido fondale marino e, perché no, scattare qualche foto per il vostro album dei ricordi.
Ricordate che si tratta di una spiaggia libera e che quindi dovrete essere attrezzati per la vostra giornata al mare. Forse potrà essere stancante ma siamo sicuro che ne varrà la pena.
Polignano a Mare meteo
Visitare la Puglia è sempre una buona idea ma, se volete godere appieno dei paesaggi e delle attrazioni, è bene programmare le vacanze quando le temperatura sono più favorevoli. La Puglia, come quasi tutte le regione del sud d’Italia, è interessata da un clima caldo e temperato. Questo vuole che l’intera regione, compresa Polignano, sarà interessata da estati calde e afose e inverni miti ma piovosi.
Se state programmando una fuga a Polignano a Mare dovrete terner conto, più che delle temperature, della percentuale di umidità. E’ questo infatti uno dei fattori climatici determinanti nella programmazione di una vacanza a Polignano. Se amate il caldo ma non sopportare l’afa, il periodo migliore per visitare Polignano è sicuramente nei mesi di giugno e luglio. Evitate agosto e settembre che sono senza dubbio i mesi più afosi.
Ovviamente visitando Polignano a Mare d’estate, potrete godere di un sole e un mare meravigliosi e in più visitare tutte le sue spiagge e calette nascoste. Il caldo afoso, tuttavia, non è ideale se volete esplorare la cittadina e le zone limitrofe. Per evitare le temperature troppo elevante, i mesi favorevoli per il turismo a Polignano sono quelli primaverili e autunnali: maggio, giugno e ottobre sono l’ideale.
Polignano a Mare hotel
Polignano a Mare è un centro abitato piccolo ma pieno di vita e di attrazioni da visitare. Proprio per questo motivo, la città è ricca di hotel e B&B in grado di soddisfare le esigenze di tutti i viaggiatori. Ci sono strutture economiche per i turisti più spartani e hotel con centro benessere per coloro che vogliono una vacanza di completo relax. Ovviamente più servizi offrirà la struttura e maggiore sarà il prezzo.
Una delle cose positive che accomunata le strutture alberghiere di Polignano è che, nonostante la differenza di prezzo, quasi tutte si trovano molto vicine al mare. Gli hotel, B&B e residence più amati dagli utenti, sono tutti a meno di 500 metri di distanza dal mare. Questo vi permetterà non solo di godere di una splendida vista ma di raggiungere la spiaggia senza dover utilizzare mezzi di trasporto su ruote.
Ma scegliere un hotel, per alcune persone, non è semplice. Bisogna tener conto di tantissime variabili come il prezzo, la posizione, la valutazione della struttura e, perché no, anche l’estetica. Per rendere più semplice la vostra scelta, qui di seguito troverete una lista degli hotel di Polignano a Maro più amati dagli utenti.
- Musae Relais & SPA
- FONTEblu B&B
- B&B Calaporto
- Hotel Covo dei Saraceni
- La Perla del Mare di Polignano
- Polignano Paradise
Questi ovviamente sono solo alcune delle migliori strutture della zona che offrono pacchetti vantaggiosi di viaggio tutto l’anno. Non credete infatti che Polignano a are sia una meta di vacanza unicamente estiva. Molte strutture, come ad esempio il Musae Relais & SPA, offre pacchetti di viaggio anche durante i mesi invernali, ideali anche solo per un weekend romantico. Con San Valentino alle porte, date un’occhiata alle offerte valide per le coppie e concedetevi un fine settimana di completo relax.
I migliori ristoranti di Polignano a Mare
Trovare un posto dove non si mangia bene a Polignano è davvero difficile. La cucina tipica pugliese o comunque quella mediterranea, riesce sempre a soddisfare anche i palati più difficili. Ovviamente, come per gli hotel, la scelta del ristorante è molto personale poiché ogni viaggiatore ha delle esigenze ben precise. C’è chi ama il pesce, chi invece è vegetariano o vegano, chi ha voglia di assaggiare la pizza pugliese, chi cerca una trattoria di cucina tipica del posto oppure chi è alla ricerca di un posto davvero romantico.
A Polignano a Mare potrete soddisfare tutti i vostri desideri culinari e, scegliendo bene il vostro ristorante, potreste vivere un’esperienza indimenticabile. Per aiutarvi nella scelta, qui di seguito troverete alcuni dei migliori ristoranti della zona, compresi in una fascia di prezzo medio alta.
- Terrazze Monachile
- Ristorante Antiche Mura
- Cucina di Ventura
- Osteria dei Mulini
- Specchia Sant’Oronzo
- Ristorante Trattoria Della Nonna
Fonte: Tripadvisor, Amare Polignano