RUFA – Rome University of Fine Arts presenta l’esposizione Static-Dynamic di Koichi Yamamoto, ospitata a Roma negli spazi della Fondazione Pastificio Cerere, a partire dal 17 dicembre fino al 16 gennaio.
Static-Dynamic, Koichi Yamamoto: incisioni che diventano oggetti tridimensionali
Il lavoro di Koichi Yamamoto si basa soprattutto sull’utilizzo della tecnica dell’incisione. Spazia con disinvoltura tra la tecnica del monotipo, del bulino e dell’acquaforte e in alcuni lavori è presente anche la chine collè. Le incisioni diventano tuttavia pretesto per un percorso tra le immagini. Appare un livello tridimensionale inaspettato: il lavoro si trasforma in oggetti, in particolare in aquiloni, adatti al volo.
Un artista che fonde tecniche tradizionali e contemporanee in modo da sviluppare approcci unici e innovativi al linguaggio delle arti grafiche. Le sue stampe esplorano i temi del sublime, della memoria e dell’atmosfera. Yamamoto ha lavorato su molte scale, dalle piccole lastre di rame meticolosamente incise ai grandi monotipi ed ha esposto in numerose mostre d’arte a livello internazionale. Dopo avere insegnato alla Utah State University e all’Università del Delaware, attualmente è professore associato all’Università del Tennessee, Knoxville.