Musei chiusi musei aperti, il nuovo osservatorio dell’università di Pisa

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In queste lunghe settimane di chiusura, per fronteggiare l’emergenza sanitaria, sono molte le istituzioni museali che hanno dato vita a campagne social e progetti online per  rimanere vicini al pubblico; e, sulla scia di queste iniziative, è nato l’Osservatorio “Musei chiusi musei aperti” dell’Università di Pisa.

On line da aprile sul sito del Laboratorio MUSEIA, guidato dalla professoressa Antonella Gioli del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, l’Osservatorio ha l’obiettivo di mappare e studiare le iniziative e le strategie dei musei italiani dopo la chiusura causa Coronavirus.

Osservatorio “Musei chiusi musei aperti”

“La chiusura dei musei sta producendo sperimentazioni molto interessanti con massiccio utilizzo del web e di altri canali per veicolare iniziative, contenuti e prodotti – racconta Antonella Gioli – il nostro obiettivo è di raccogliere e studiare tutte la varie forme in cui si esprime questa resilienza culturale”.

L’Osservatorio è organizzato in tre sezioni: “Mappatura” che riunisce le varie iniziative ordinate per tipologia di musei con dei focus sulle mostre virtuali e sulle attività per bambini; “Da Museia” dove si descrive quel che sta facendo il Laboratorio Museia in collaborazione con i musei partner; infine “Remix”, una raccolta di meme, video e suggestioni che rileggono le opere d’arte alla luce dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo.

Il sito dell’Osservatorio è aggiornato quotidianamente da un gruppo di lavoro con notizie raccolte dal web, dalle newsletter dei musei e segnalate da operatori, visitatori e studenti. E’ infatti possibile contattare e inviaresegnalazioni via mail a [email protected]

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