Casa Iolas. Citofonare Vezzoli a Milano la mostra dedicata ad Alexander Iolas

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La galleria Tommaso Calabro presenta, a Milano, Casa Iolas. Citofonare Vezzoli, una grande mostra dedicata al gallerista e collezionista greco Alexander Iolas (1907-1987), a cura di Francesco Vezzoli (1971) con un allestimento di Filippo Bisagni.

Tra i più importanti mercanti d’arte della seconda metà del Novecento, Alexander Iolas, è stato uno dei primi a creare un sistema internazionale di gallerie satelliti, introdusse il Surrealismo negli Stati Uniti e organizzò la prima mostra personale di Andy Warhol. Amico e sostenitore di alcuni dei più grandi artisti del suo tempo, Iolas fu presto dimenticato, subito dopo la sua morte, e la stessa sorte toccò alla sua casa di Atene, Villa Iolas, la cui inestimabile collezione d’arte venne saccheggiata e andò in gran parte dispersa.

I have art and my life is full”. Alexander Iolas, uno tra i più importanti, e dimenticati, mercanti d’arte del Novecento

Casa Iolas vezzoli mostra Milano
Alexander Iolas, Iolas Jackson Gallery, New York, 1983

Casa Iolas. Citofonare Vezzoli, dal 24 settembre al 16 gennaio, è il risultato di una ricerca sull’attività espositiva di questo visionario mercante volta a rievocare gli spazi perduti della sua leggendaria abitazione. Attraverso lo sguardo di Vezzoli, artista che da sempre si interroga sulle complessità psicologiche di personaggi celebri, la mostra riscopre una figura cardine del mercato dell’arte novecentesco.

Negli anni Settanta, infatti, Iolas realizza il sogno di creare una casa ad Atene dove allestire la sua vasta collezione. Villa Iolas, costruita nel quartiere popolare di Aghia Paraskevi su un’estensione di settecento metri quadrati e interamente ricoperta di marmo bianco, ospitava l’inestimabile collezione del gallerista. Nelle sue numerose stanze, antichità greche, egizie, romane, bizantine e orientali trovavano spazio accanto alle opere dei più importanti artisti moderni. A seguito della morte di Iolas nel 1987, la mancanza di un testamento scritto, discordie tra gli eredi e l’intenzione mai concretizzata della municipalità locale di trasformare la villa in un centro culturale la condannarono a un triste destino di abbandono e vandalismo. A eccezione di alcune opere donate dal gallerista al Centre George Pompidou e delle quarantaquattro opere donate al Macedonian Museum of Contemporary Art, il resto della sua collezione venne venduto o andò disperso.

La Galleria Tommaso Calabro rievoca la vita e la personalità di Alexander Iolas esponendo opere di alcuni degli artisti da lui esposti: Victor Brauner, William N. Copley, Giorgio de Chirico, Niki de Saint Phalle, Max Ernst, Lucio Fontana, Paul Klee, Yves Klein, Les Lalannes, Georges Mathieu, Roberto Matta, Eliseo Mattiacci, Pino Pascali, Man Ray, Martial Raysse, Fausta Squatriti, Takis e Jean Tinguely. Nelle sale della galleria trasformate nelle stanze di Casa Iolas, Francesco Vezzoli intesserà un dialogo con l’universo del gallerista greco inserendo nel percorso espositivo alcune sue sculture recenti, di cui due inedite, e tre opere a ricamo realizzate per l’occasione.

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