Sostenibilità ambientale: il ruolo chiave della transizione energetica

In copertina: Foto di Scott Webb on Pexels

La transizione energetica sta entrando in una fase cruciale in Italia e in Europa, con l’approvazione in estate dei vari PNRR nazionali e lo sblocco dei primi fondi del Next Generation UE. Il piano per la ripresa dell’Unione Europea ha come obiettivo la creazione di una società più digitale, verde e resiliente, accelerando la trasformazione ecologica e tecnologica negli Stati membri.

Il 30% dei fondi comunitari saranno destinati a combattere i cambiamenti climatici, una somma significativa considerando che ammonta a circa 750 miliardi di euro. Si tratta in assoluto del maggior stanziamento europeo mai realizzato per degli interventi a favore dell’ambiente, un’opportunità da non perdere per lo sviluppo sostenibile attraverso la crescita della green economy.

A luglio 2021 la Commissione Europea ha anche aumentato il target dell’agenda UE 2030 per il clima, portando la riduzione delle emissioni di gas serra dal 40% al 55% rispetto ai livelli del 1990 da raggiungere entro il prossimo decennio. Ovviamente, la sfida è particolarmente complessa e richiede l’impegno di tutta la società, con lo sforzo congiunto di cittadini, imprese e istituzioni per supportare la transizione verso un’economia carbon neutral.

Come raggiungere la neutralità climatica con lo sviluppo sostenibile

Nel dettaglio, la transizione energetica è un processo con il quale si passa da un modello socioeconomico basato sui combustibili fossili, ovvero fonti energetiche non rinnovabili, a una struttura produttiva incentrata sulle energie verdi. Si tratta di fonti pulite come l’eolico, il solare e l’idroelettrico, il cui utilizzo causa un impatto ambientale minimo.

L’impiego di petrolio, gas naturale e carbone, infatti, secondo la Commissione Europea è responsabile per il 75% delle emissioni di gas ad effetto serra nei paesi dell’Unione Europea, considerando sia le fasi di produzione sia quelle di utilizzo dei combustibili fossili.

L’obiettivo di lungo termine della UE è rendere il continente zero carbon, raggiungendo entro il 2050 la neutralità climatica per rispettare le linee guida concordate dalla maggior parte dei paesi del mondo con l’Accordo di Parigi.

Già nel 2015 l’Unione Europea ha avviato la prima strategia di transizione energetica, concentrandosi sull’incremento dell’uso delle energie pulite, il miglioramento dell’infrastruttura comunitaria e l’aumento dell’efficienza energetica in ambito aziendale, residenziale e industriale. Nel 2019 è arrivato lo step successivo con l’approvazione del Green Deal europeo, per dare nuovo slancio alla decarbonizzazione nella UE puntando sullo sviluppo sostenibile tramite un’economia verde, circolare e digitale.

Questo approccio mira a mantenere l’economia europea competitiva a livello globale, per garantire a tutti i cittadini le migliori opportunità lavorative attraverso una crescita ecocompatibile.

Allo stesso tempo, vengono promossi cambiamenti strategici per salvaguardare il Pianeta e le risorse naturali, incentivando il riutilizzo e la sharing economy, le scelte di consumo responsabili, l’agricoltura sostenibile e le attività industriali e aziendali a basse emissioni, favorendo la creazione di green jobs e gli investimenti verdi per assicurare uno sviluppo inclusivo, condiviso ed ecologico.

Le scelte sostenibili per contribuire alla transizione energetica

Ognuno di noi può dare il suo contributo alla transizione energetica, partecipando alla lotta per salvare il Pianeta e limitare il surriscaldamento terrestre causato dall’effetto serra.

Anche i piccoli gesti possono fare la differenza in questo contesto, in attesa di interventi radicali armonizzati tra le istituzioni nazionali, comunitarie e gli organismi internazionali. Ad esempio, è possibile passare alla e-mobility, sfruttando gli incentivi statali per acquistare un veicolo elettrico a zero emissioni o un’auto ibrida plug-in ecologica.

Inoltre, è importante investire nelle energie rinnovabili, installando un impianto fotovoltaico in casa o in azienda, oppure cambiando il fornitore nel mercato libero. In questo caso, il consiglio è di orientarsi verso le proposte green di tutte quelle compagnie da sempre impegnate nel mettere a disposizione offerte con cui promuovere la salvaguardia dell’ambiente. Ne costituisce un esempio Sorgenia, che si impegna da sempre per favorire la transizione energetica, come testimoniato anche dai tanti impianti da fonti rinnovabiliispone sul territorio.

Allo stesso modo, è possibile realizzare interventi coperti dal Superbonus 110% e dall’Ecobonus, come l’installazione di un cappotto termico o la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con sistemi più ecologici, per aumentare l’efficienza energetica degli edifici e utilizzare l’energia in maniera più responsabile.

Anche le scelte alimentari sono fondamentali per direzionare i produttori agricoli verso modelli di coltivazione più sostenibili, valorizzando le filiere corte, i prodotti stagionali e gli alimenti biologici.

Mantenere l’aumento della temperatura terrestre entro i 2 gradi centigradi non sarà un’impresa semplice, per questo motivo serve l’impegno di tutti nella trasformazione ecologica della società.

Redazione
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