Richard Serra al MACRO, immagini e testimonianze di una mostra del ’66

In copertina: © 2022 Richard Serra | Richard Serra, Live Pig Cage I, 1966. Gabbia, maiale vivo ed elementi vari I Ph. Aldo Durazzi : Archivio DUfoto

Il Museo MACRO ospita a Roma, dal 21 giugno al 9 ottobre, una personale  dedicata a Richard Serra. La mostra Richard Serra: Animal habitats live and stuffed… Roma, La Salita, 1966 è dedicata alla ricostruzione, tramite documenti fotografici e d’archivio, di una mostra leggendaria ma ancora ai più sconosciuta. Si tratta della prima personale di Serra, inaugurata a Roma, presso la Galleria La Salita, il 24 maggio 1966.

Richard Serra: Animal habitats live and stuffed… Roma, La Salita, 1966

Dopo aver studiato pittura presso la Yale School of Art, Richard Serra parte per l’Europa con una borsa di studio. Prima a Parigi e poi, nel 1965, a Firenze, dove si trasferisce con l’allora moglie, l’artista Nancy Graves. Da qui compie brevi viaggi di studio in Nordafrica e nel sud dell’Europa. A Madrid vede Las Meninas (1656 c.) di Diego Velázquez, che costituisce per lui un momento di rottura con lo spazio pittorico; a Firenze visita il Museo de La Specola e s’interessa alla storia dei serragli e dei giardini zoologici della città, l’ultimo dei quali distrutto nel novembre del 1966 dall’alluvione che colpisce la città.

Durante la sua permanenza in Italia, l’artista inizia una serie di ricerche che mettono in discussione tanto un approccio illusionistico alla rappresentazione pittorica, quanto l’utilizzo della “griglia” modernista.  “È stato allora che ho deciso di fare delle gabbie – racconta al critico Hal Foster – di riempirle di materiali, di usare animali vivi, di fare qualsiasi cosa per sfuggire alla mia formazione…“.

Invitato dal gallerista Gian Tomaso Liverani a esporre nel suo spazio romano, Richard Serra vi porta nel maggio del 1966 le sue sperimentazioni più recenti. Diciannove pezzi tra gabbie – con animali vivi o impagliati – e assemblaggi di ogni sorta, per sottoporre a verifica le nozioni di illusione e realtà. “Era Surrealismo-assemblage-da cortile”, ricorda a posteriori. “Stavano succedendo un sacco di cose: Rauschenberg, Lucas Samaras, Ed Kienholz, e molti altri che lavoravano con l’assemblage”.

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© 2022 Richard Serra | Richard Serra, Live Pig Cage I, 1966. Gabbia, maiale vivo ed elementi vari I Ph. Aldo Durazzi : Archivio DUfoto

“Surrealismo-assemblage da cortile” 

Grazie al ritrovamento di materiali d’archivio e fotografici la mostra restituisce la personale del giovane artista statunitense in tutta la sua immediatezza e libertà espressiva. Visitata e chiacchierata dai protagonisti emergenti della neoavanguardia italiana, Animal habitats… fu oggetto di numerose polemiche. Ci fu anche una denuncia per la vendita di animali al posto di oggetti d’arte; denuncia alla quale Liverani replicò invocando “la libertà [di Richard Serra] di esprimere il proprio pensiero con qualunque mezzo ritenga più idoneo”.

Frammenti di questa libertà e audacia sono messi oggi a disposizione del visitatore al MACRO. Un focus monografico, lo studio di una mostra, quasi fosse lo storyboard di un film, dove sequenze d’immagini e testimonianze scritte scorrono in parallelo per far apparire la visione di un momento seminale della storia dell’arte e delle esposizioni.

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Tommaso Pergolizzi
Tommaso Pergolizzi
Laureato in Arti, Patrimoni e Mercati all'Università IULM di Milano. Gallery Assistant presso Dep Art Gallery a Milano e curatore della sezione Arte di Lifestar.it