Sensazioni, pause, riflessioni, attimi di sospensione e momenti di straniamento: le opere di Marco Palmieri sono progetti, teorie capaci di creare architettura, spazio, grazie al suo sguardo sulla realtà. Dal 22 ottobre al 22 novembre 2024, l’artista presenta negli spazi della galleria Antonia Jannone Disegni di Architettura di Milano, con cui lavora dal 2008, la mostra Always Something There, dedicata alla sua ultima serie di acquerelli, che prosegue una ricerca artistica che delinea i tratti salienti dell’immaginario spaziale.
Grazie a una visione nutrita dalle Annunciazioni rinascimentali, dalla Metafisica del Novecento fino alle visioni fotografiche di Luigi Ghirri, Always Something There coglie la composizione alla base dei lavori di Palmieri, guidandoci in un percorso a ritroso che rende evidente la profonda affinità dell’artista con i suoi modelli, in un lavoro di progressiva scarnificazione poetica che rivela gli elementi costanti, le invarianti della sua fotografia.
Scriveva Carrà che la pittura italiana è sempre un’arte di architetture e di architetti. Lo chiamava “principio italiano”– commenta Elena Pontiggia in merito alla nuova mostra di Palmieri – Di quel principio anche Marco Palmieri è un esempio. Nelle sue opere, che in questo ciclo recente si ispirano anche alle fotografie di Luigi Ghirri, procede per prismi e poliedri platonici, riportando luoghi e oggetti a solidi essenziali.
Con un approccio indisciplinato al mestiere di architetto, la pratica di Marco Palmieri è caratterizzata da atteggiamento aperto e non specialistico, che lo porta a condurre un’indagine sullo spazio declinata in tutte le sue sfaccettature attraverso pittura, fotografia e installazione.
Quello che c’è da sapere su Marco Palmieri
Marco Palmieri (Napoli, 1969) vive e lavora a Milano. Si laurea in Architettura all’Università di Napoli nel 1997 con una tesi in progettazione architettonica. Lavora a Parigi e per poi insegnare a Dublino presso la UCD dal 1998 al 2000. Nel 2000 torna a Milano e collabora con Ettore Sottsass fino al 2007, diventando uno dei suoi più stretti collaboratori. Insieme realizzano allestimenti per musei e lavorano a progetti dalla scala architettonica fino al disegno di oggetti. Nel 2008 apre il suo studio a Milano e si dedica a progetti di architettura, interior design e allestimenti museali in Italia e all’estero, con committenti come la Pinacoteca Agnelli a Torino e Fondation Louis Vuitton a Parigi.