Il Museo Poldi Pezzoli ospita, dal 7 novembre al 10 febbraio, Leonardo e la Madonna Litta, una mostra di grandissimo rilievo, in cui è esposto eccezionalmente a Milano, per la prima volta dopo quasi trent’anni, il celebre dipinto dell’Ermitage, fra i massimi capolavori del museo nazionale russo.
L’esposizione è organizzata in collaborazione con la Fondazione Bracco, Main Partner, cui si affiancano Regione Lombardia e Comune di Milano. Curata da Pietro C. Marani e Andrea Di Lorenzo, la mostra è inclusa, tra gli eventi di chiusura, fra le celebrazioni nazionali dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci promosse e sostenute dal MiBACT – Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, in quelle promosse dal comitato territoriale di Milano e della Lombardia e nel palinsesto Milano Leonardo 500, promosso dal Comune di Milano | Cultura
Affiancano la Madonna Litta un nucleo selezionatissimo di opere, una ventina tra dipinti e disegni, provenienti da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, eseguiti da Leonardo e dai suoi allievi più vicini, Giovanni Antonio Boltraffio, Marco d’Oggiono, il misterioso Maestro della Pala Sforzesca a Francesco Napoletano, negli ultimi due decenni del Quattrocento, quando il maestro viveva ed era attivo a Milano, presso la corte di Ludovico il Moro
Leonardo e la Madonna Litta. L’originale, le copie e le interpretazioni del capolavoro leonardesco
La Madonna Litta è strettamente legata alla città di Milano; eseguita nel capoluogo lombardo nel 1490 circa, il dipinto conobbe una notevole fortuna, come dimostra il grande numero di copie e derivazioni eseguite da artisti lombardi che ci sono pervenute. Nella mostra la Madonna Litta è, infatti, affiancata ad un altro capolavoro nato da una raffinata composizione di Leonardo, la Madonna con il Bambino del Museo Poldi Pezzoli. Il dipinto, eseguito verso il 1485-1487 da Giovanni Antonio Boltraffio, il migliore fra gli allievi di Leonardo a Milano, con ogni probabilità sulla base di studi preparatori messi a punto dal maestro.
Nella mostra è presentato inoltre un altro quadro del Poldi Pezzoli che raffigura la Madonna allattante, riferito a un anonimo artista lombardo attivo nel primo decennio del Cinquecento, rappresenta una delle derivazioni dalla Madonna Litta più interessanti e di migliore qualità che ci siano pervenute. Saranno inoltre presenti altri dipinti raffiguranti la Madonna con il Bambino di Marco d’Oggiono, di Francesco Napoletano e del Maestro della Pala Sforzesca, che permetteranno di illustrare come Leonardo e i suoi più stretti seguaci (che spesso lavoravano sulla base di progetti e composizioni del maestro) abbiano affrontato dal punto di vista compositivo, in maniera sempre nuova e originale, questo diffusissimo soggetto.
In mostra anche una serie di disegna tra i quali uno studio riferibile con sicurezza alla mano di Leonardo, eseguito a punta metallica, che raffigura un profilo femminile e un occhio dalla palpebra nettamente delineata, e si confronta molto bene con gli occhi della Vergine nel dipinto dell’Ermitage. Inoltre alcuni studi di Boltraffio che si legano alla testa del Bambino e ai panneggi della Madonna Litta e della Madonna con il Bambino del Poldi Pezzoli.
Un confronto diretto tra il lavoro del Maestro e quelli dei suoi allievi
Focus della mostra è il rapporto tra Leonardo e gli allievi della sua bottega. La presenza della Madonna Litta a Milano infatti, messa a diretto confronto con altre opere eseguite dagli allievi di Leonardo negli stessi anni, consente di illustrare al pubblico il complesso lavoro sinergico tra il Maestro e gli altri artisti della sua bottega e, grazie alla analisi scientifiche condotte, come nasce e come si modifica nel tempo l’attribuzione di un’opera d’arte.
I dati acquisiti dalle analisi scientifiche sulle opere saranno presenti in mostra grazie ad un apparato multimediale di supporto, nonché pubblicati e consultabili, con libero accesso da parte di tutti gli utenti, anche sul sito internet del Museo Poldi Pezzoli e di Fondazione Bracco. Sarà inoltre organizzata una giornata di studi, aperta a tutto il pubblico interessato, con interventi dei maggiori specialisti degli argomenti affrontati nella mostra.