Dal 25 settembre al 14 febbraio Palazzo Reale ospita a Milano Prima, Donna. Margaret Bourke-White, una raccolta inedita, di alcune delle più straordinarie immagini realizzate dalla fotogiornalista Margaret Bourke-White nel corso della sua lunga carriera.
L’esposizione rientra ne “I talenti delle donne”, un palinsesto promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano dedicato all’universo delle donne. Un progetto che porta all’attenzione del grande publico i contributi che le donne nel corso del tempo hanno offerto e offrono in tutte le aree della vita collettiva, a partire da quella culturale ma anche in ambito scientifico e imprenditoriale, al progresso dell’umanità.
Prima, Donna. Margaret Bourke-White, storie fotografiche dense e folgoranti
Tra le figure più rappresentative ed emblematiche del fotogiornalismo, pioniera dell’informazione e dell’immagine, Margaret Bourke-White ha esplorato ogni aspetto della fotografia. Prima donna a a seguire l’esercito americano sul campo di battaglia, prima ad imbarcarsi su un aereo da bombardamento e prima fotografa del blocco occidentale a essere ammessa in Unione Sovietica.
Il suo interesse ha spaziato dalle immagini dedicate al mondo dell’industria e ai progetti corporate fino ai grandi reportage per le testate più importanti come Fortune e Life; dalle cronache visive del secondo conflitto mondiale ai celebri ritratti di Stalin e Gandhi, dal Sud Africa dell’apartheid all’America dei conflitti razziali fino al brivido delle visioni aeree del continente americano.
In mostra si possono ammirare oltre 100 immagini, provenienti dall’archivio Life di New York e divise in 11 gruppi tematici – L’incanto delle acciaierie, Conca di Polvere, Life, Sguardi sulla Russia, Sul fronte dimenticato, Nei campi, L’India, Sud Africa, Voci del Sud bianco, In alto e a casa, La mia misteriosa malattia – che, in una visione cronologica, rintracciano il filo del percorso esistenziale di Margaret Bourke-White e mostrano la sua capacità visionaria e insieme narrativa, in grado di comporre “storie” fotografiche dense e folgoranti.