Tatuaggi sul petto uomo e donne, scritte, rondini e maori

Foto di cottonbro da Pexels

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Nel mondo dei tatuaggi ci sono dei trend che non passano mai di moda. Tra gli uomini i tatuaggi sul petto sono quelli più diffusi soprattutto tra coloro che amano il fitness e possono sfoggiare un corpo scolpito. La zona dei pettorali, oltre ad essere molto estesa, nei soggetti più muscolosi e palestrati, presenta una pelle molto più tesa, perfetta per un tattoo.

Vediamo insieme quali sono gli stili e i design più amati dagli uomini per i tatuaggi sul petto e scopriamo se anche le donne sono fautrici di questi particolari tattoo.

Tatuaggi sul petto uomo

Gli uomini generalmente, preferiscono tatuare zone precise del corpo. Tra le più gettonate abbiamo le braccia, i polpacci e in ultimo il petto. I tatuaggi sul petto sono i più diffusi e amati soprattutto tra gli uomini in forma. D’estate infatti, in spiaggia si vedono molti uomini con braccia, spalle e pettorali tatuati. I disegni e gli stili possono essere i più svariati ma la maggior parte dei tattoo sono di origine tribale oppure orientale. Negli ultimi anni si sono diffusi sempre di più i tatauggi ispirati a culture particolari come quelle maori, indiane, celtiche o siberiane.

I tatuaggi maori sono senza dubbio i più particolari e interessanti. I maori sono un popolo che vive nei territori della Nuova Zelanda e che ha fatto dei tatuaggi una vera e propria arte. Queste tribù utilizzavano i tatuaggi come rappresentazione grafica degli avvenimenti, della storia e delle tradizioni del loro popolo. Erano come una sorta di memoria storica grafica.

Esistono tantissimi simboli nella cultura maori e ognuno di essi una un specifico significato nonché una forte carica spirituale. I tatuaggi maori sul petto, tutti monocromatici, sono caratterizzati da complesse combinazioni di simboli rappresentati come intricati giochi di linee e inchiostro con motivi arzigogolati e allo stesso tempo quasi geometrici.

Nella cultura maori alcuni simboli erano considerati come dei talismani portafortuna ed erano destinati a ricoprire principalmente parti del corpo come petto e braccia. Ecco perché lo stile maori è associato soprattutto ai tatuaggi sul petto.

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Negli ultimi anni si è anche diffuso il cosiddetto stile blackout. Questi tatuaggi, che interessano anche il petto, sono caratterizzati da strisce o intere zone del corpo, sature di colore nero. Nonostante siano fortemente sconsigliati dai dermatologi di tutto il mondo, proprio a causa dell’alta concentrazione di inchiostro sulla pelle, i tatuaggi blackout vanno ancora per la maggiore.

Per realizzare un tattoo del genere bisogna rivolgersi ad un tatuatore molto esperto in grado di realizzare un progetto pulito e senza rischi per la salute. Ottenere infatti un risultato super black, saturo di colore, non è affatto facile. Avrete bisogno di più sedute dal tatuatore per ottenere un tatuaggio perfetto e dovrete attenervi scrupolosamente alle sue indicazioni. In più, per mantenere l’effetto blackout, dovrete ‘rinfrescare’ il tatuaggio molto più spesso, quindi preparatevi a soffrire.

Una delle ultime tendenze nel campo dei tatuaggi riguarda lo stile siberiano. Fino a qualche anno fa non si conosceva nulla sui tatuaggi siberiani ma l’uscita del film di Gabriele Salvatores, Educazione Siberiana, ha aperto il cosiddetto vaso di Pandora. Questo film del 2013, tratto dall’omonimo romanzo di Nicolai Lilin, racconta la storia di una comunità di giovani che vivono in un piccolo villaggio della Transnistria (stato non riconosciuto della Moldavia orientale), e che si definiscono un gruppo di ‘onesti criminali’. Per sopravvivere contro il regime sovietico erano, infatti, costretti ad attività illecite di cui portavano i segni sui loro corpi.

In questo libro, Lilin racconta la sua storia, racconta di come fosse costretto a compiere azioni riprovevoli e assurde solo per sopravvivere. I tatuaggi in questa dimensione oscura non erano e non sono una semplice scelta estetica ma il racconto grafico di una vita criminale. Quelli siberiani non sono tatuaggi come gli altri; sono quasi impossibili da decifrare completamente e rispondono ad un rigido codice simbolico.

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Meno dark di quelli siberiani e meno ‘primitivi’ di quelli maori, ci sono i tatuaggi biomeccanici. Questa tipologia di tattoo si è diffusa negli ultimi anni e sta spopolando tra gli uomini. I tattoo biomeccanici hanno come ispirazione lo steampunk, un filone della narrativa fantascientifica che introduce il concetto di tecnologia anacronistica. In poche parole, in questi romanzi sci-fi trovate ambientazioni storiche tipiche della Londra vittoriana del XIX secolo in contrapposizione all’uso di una tecnologia troppo avanzata per l’epoca.

I tatuaggio biomeccanici seguono delle regole di stile ben precise. Si tratta di tatuaggi realizzati in 3D e che danno l’illusione che l’interno del corpo umano siano composto di tubi, placche e circuiti elettrici. Per mostrare quindi l’interno del corpo, il tattoo deve riprodurre una ‘lacerazione’ della pelle e svelare scheletri di metallo, circuiti e bulloni. Quelli biomeccanici sono perfetti per i tatuaggi sul petto poiché è possibile giocare, soprattutto sul lato sinistro, con disegni che rappresentano cuori meccanici e circuiti idraulici.

Tatuaggi sul petto donne

Abbiamo visto come l’universo maschile ami giocare con stili e culture diverse per realizzare tatuaggi sul petto. Ma anche le donne ricorrono a questa tipologia di tattoo, ovviamente declinati in maniera differente. Non si tratta più di tatuaggi che ricoprono tutta la zona del petto ma solo una piccola parte.

Ci sono donne che scelgono ricami a forma di V per impreziosire tutto il decolleté ma altre invece si affidano a design più delicati. Sono molto comuni, infatti, i tatuaggi piccoli posizionati proprio in mezzo ai due seni. Parliamo ovviamente di tattoo di massimo due centimetri di diametro e che spesso rappresentano cuori, stelle, triangoli, fiori e soprattutto rondini. Tra le donne i tatuaggi rondini sul petto sono molto diffusi, che si tratti di una piccola rondine solitaria nascosta nell’incavo dei due seni o di un piccoo stormo che segue le linee del decolleté.

C’è anche chi sfrutta l’amore per i gioielli e realizza tatuaggi sul petto che somigliano a collane di diamanti o pietre preziose. Questi tatuaggi solitamente, partono dal collo e arrivano proprio all’inizio del decolletè. Ovviamente, in base al disegno, la ‘collana’ può essere più o meno estesa o lunga e, a volte, più arrivare ben oltre il seno.

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